Dal 1 luglio la zona dell’Arsenale a Venezia diventa off limits, o quasi. In attesa dell’avvio del G20 dell’economia, l’8 luglio, si comincia dalle imbarcazioni attraccate lungo gli 11 rii e canali che circondano l’ex cantiere navale della Serenissima. GUARDA ANCHE: Venezia blindata: sospese le concessioni degli spazi in 11 rii e canali
Oltre 360 scafi da spostare per il G20
Si tratta di 360 scafi che dovranno essere trasferiti, per ragioni di sicurezza, nelle vicine darsene di Sant’Elena e della Certosa. L’ordinanza è stata firmata in queste ore dal comandante della Polizia municipale di Venezia, Marco Agostini, su richiesta della questura veneziana. Il divieto cesserà domenica 11 luglio.
Tutta Venezia diventerà zona rossa
Si tratta solo di una delle misure drastiche prese dal Comitato per l’ordine e la sicurezza. Per proteggere le oltre 300 persone delle 63 delegazioni che parteciperanno al summit G20, tutta l’isola diventerà zona rossa. Per far rispettare le rigide misure, arriveranno 1500 agenti. L’allerta è massima.
Si temono degli scontri con i protestanti e la sorveglianza è stata intensificata
Si temono manifestazioni di protesta che potrebbero essere devastanti in una città fragile come Venezia. Gli scontri tra polizia e i provocatori non sono gestibili nelle calli strette e per questo la città sarà blindata. Per la sorveglianza c’è la nuova e sofisticata centrale operativa del comune. Inoltre, saranno impiegati droni, bodycam e telecamere fisse.
Il G20 dà ossigeno agli albergatori
Per gli alberghi è una boccata di ossigeno. Oltre ai 5 stelle che ospiteranno i ministri dell’economia, i governatori delle banche centrali e i loro seguiti che parteciperanno al G20, saranno coinvolti anche gli alberghi economici. Qui alloggeranno le forze dell’ordine, anche se la prefettura sta cercando anche delle navi per dare un unico alloggio a militari e agenti.