Anziani in difficoltà dopo aver garantito il mutuo dei figli, che non riescono più a pagare perchè hanno perso il lavoro.
Carlo Garofolini, Presidente Adico
“Ci sono molti anziani che si vogliono nei nostri uffici. A suo tempo hanno fatto da garante ai figli, i figli conseguente alla perdita del posto di lavoro o una crisi di altro genere si sono trovati inadempienti con la banca. In questo caso, gli anziani e i pensionati sono dovuti subentrare al posto dei figli.”
Soluzione ai momenti di crisi
Sono in molti che si stanno rivolgendo ai legali o ai movimenti consumatori per capire come uscirne. E’ dal 2008 che il Paese sta vivendo una crisi dopo l’altra: quella finanziaria, poi quella pandemica e ora legata a quella legata alla guerra. Chi ha contratto mutui per 15, 20 anni sta boccheggiando.
La soluzione è la rinegoziazione, ma bisogna fare attenzione ai costi accessori. In questo momento in cui l’inflazione è galoppante poi sono molto esposti ad un aumento degli interessi coloro che hanno acceso un mutuo con tasso variabile
“Tra le varie cose da fare, per chi non riesce a pagare i mutui, esiste la surroga, la rinegoziazione, che dà la possibilità di o rivalutare il tasso di interesse o di adeguare la rata in funzione delle proprie capacità. In tutti i casi si pagano gli interessi alla fine, ma bisogna stare molto attenti a quelli che potrebbero essere i costi accessori, in primis quelli della assicurazione. Non è obbligatorio stipulare con la propria banca, ma ci si può rivolgere a istituti assicurativi, esterni all’istituto.”
Mutuo con il tasso variabile e fisso
In questo momento in cui l’inflazione è galoppante, poi, sono molto esposti a un aumento degli interessi coloro che hanno acceso un mutuo con tasso variabile.
“Con la ripresa dell’inflazione anche i tassi di interesse hanno incominciato a salire. In particolar modo a farne le spese sono coloro che hanno un quo variabile. Il rischio che queste persone possono avere è quello di vedersi nel prossimo periodo un aumento della rata mensile. Infatti, come Adico suggeriamo sempre un tasso di interesse fisso per i mutui a medio lungo termine, cioè oltre ai vent’anni. Mentre, proponiamo ancora un interesse variabile per i mutui a medio-breve termine.
La differenza sta che quelli variabili ti danno un risparmio immediato, anche se siamo su una fase di ripresa, mentre quelli fissi ti mettono in pausa quelli che possono essere fruttuose fluttuazioni.”