Dalle aggressioni ai borseggi
A Venezia, il fenomeno dei borseggiatori sta assumendo proporzioni preoccupanti, trasformandosi da un problema di sicurezza urbana a una vera emergenza sociale. Secondo il Comitato Cittadini Non Distratti, le attività criminali sembrano essere sempre più organizzate, coinvolgendo gruppi strutturati che operano con strategie sofisticate e un’elevata dose di violenza.
Monica Poli, portavoce del Comitato, denuncia: “Non si tratta più di episodi isolati. Assistiamo a frequenti aggressioni, anche brutali, sia ai cittadini veneziani che ai turisti.”
“I borseggiatori sono diventati una vera piaga che non risparmia nessuno. L’ultima aggressione, che ha coinvolto un turista anziano, è stata particolarmente scioccante: una banda di cinque persone si è accanita su di lui per derubarlo.”
Il dramma dei minori sfruttati
Un altro aspetto allarmante è l’impiego di minori da parte di queste bande, come sottolinea Lorenzo, membro del Comitato: “I bambini, anche di soli 12 anni, vengono sfruttati e addestrati a rubare. Sono accompagnati da adulti che insegnano loro questo ‘mestiere’, radicando così un ciclo criminale che sembra impossibile da spezzare.”
Le aree più colpite includono Piazzale Roma, Rialto, Accademia e la zona delle Mercerie, particolarmente vulnerabili durante le ore serali.
Anche i mezzi pubblici sono presi di mira, con l’autobus 5, diretto verso l’aeroporto, diventato uno degli obiettivi principali: “I borseggiatori si muovono in gruppo, approfittando della scarsa visibilità e della calca serale per agire indisturbati,” aggiunge Poli.
Gli appelli per un intervento immediato
L’elemento più inquietante è il crescente ricorso alla violenza, con l’uso di spray al peperoncino e aggressioni fisiche dirette. Gli operatori di ACTV, i trasporti pubblici locali, sono spesso bersaglio di minacce e attacchi: una situazione che crea un clima di insicurezza generalizzata.
Il Comitato Cittadini Non Distratti chiede interventi urgenti da parte delle autorità per contrastare quella che appare come una vera rete criminale. Controlli più serrati e un presidio capillare delle aree critiche sono diventati imprescindibili per garantire la sicurezza di cittadini e turisti in una città già fragile e sotto pressione.
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