Ticket d’ingresso a Venezia. E’ passata la delibera in commissione ed è dunque quasi fatta. Salvo verifiche sul fronte della salvaguardia della privacy. Dal 16 gennaio dunque, chi visita il centro storico di Venezia dovrà versare dai 3 ai 10 euro al giorno, in base all’affollamento. Potrà godere di sconti se prenoterà in anticipo.
Non è tutto così semplice come sembra però. Perché è molto lunga la lista degli esentati. E non è ancora stata fissata la soglia di presenze che farà scattare la tariffa massima, 50 mila è l’ipotesi più probabile comunque.
I controlli in centro storico
Inoltre si apre tutto il capitolo dei controlli, dato che i tornelli per il momento, non sono stati presi in considerazione. E i controlli verranno fatti a campione, nel centro storico, da società esterne e non dalla polizia municipale. La tecnologia è la stessa del green pass. Da un apposito portale del Comune di Venezia, ci si scaricherà il QR code sul cellulare. Che sarà ottenuto dopo aver pagato, o aver dimostrato di non essere tenuti a farlo. Il contributo si potrà versare anche con la carta Venezia Unica. Oltre ai residenti potranno entrare gratis i proprietari delle case. Chi sbarca in laguna per motivi di lavoro, di studio o di cura. Gli ospiti degli hotel, che già versano la tassa di soggiorno. I bambini sotto i 6 anni, i disabili, i partecipanti agli eventi sportivi o pubblici e tutti veneti. Se la città non sarà al completo. E infine gli ospiti dei residenti. Rimane la spinosa questione della privacy violata.
Inoltre i partiti di opposizione hanno condannato, ad esempio l’idea, che i veneziani debbano dichiarare i nomi degli amici che ospiteranno. C’è chi ha evocato l’intervento del garante della privacy, ma non c’è tempo. Dunque se ne riparlerà in consiglio comunale.