Venezia, CGIL in piazza contro il DDL sicurezza

Il presidio a Venezia contro il DDL Sicurezza ha unito sindacati e associazioni, tra cui CGIL, denunciando misure repressive che minacciano il diritto di protesta e la democrazia

Il 25 settembre, a Venezia, si è tenuto un presidio organizzato da un ampio fronte di associazioni e sindacati, tra cui CGIL Venezia, Anpi provinciale Venezia, Articolo 21, Udu Venezia, Rete degli studenti medi Venezia Mestre e Giuristi Democratici Venezia.

Un provvedimento liberticida

La manifestazione è stata indetta per opporsi al controverso Disegno di Legge Sicurezza, considerato da molti un provvedimento liberticida e repressivo.

Daniele Giordano, Segretario generale di CGIL Venezia, ha aperto gli interventi denunciando la natura ingannevole del DDL, che, anziché garantire sicurezza ai lavoratori, pensionati, studenti e cittadini, introduce misure che minacciano il diritto di protesta.

“Un lavoratore non potrà più difendere la propria fabbrica senza temere il carcere” ha affermato Giordano, evidenziando l’allarmante implicazione di tali disposizioni.

Le preoccupazioni di CGIL

Il leader sindacale ha messo in luce come il DDL venga discusso in un contesto in cui il governo ignora le reali esigenze di lavoratori e pensionati. Due esempi sono una riforma fiscale adeguata e il contrasto all’erosione del potere d’acquisto.

“Invece di affrontare i problemi reali, il governo teme il dissenso dei cittadini,” ha aggiunto Giordano.

Durante la mattinata, numerosi interventi da parte di associazioni e forze politiche hanno arricchito il dibattito, evidenziando anche questioni locali, come l’insicurezza crescente che affligge la città.

Tra i partecipanti, ha preso parola anche l’attrice Ottavia Piccolo, che ha espresso solidarietà agli organizzatori.

Sicurezza e democrazia

Giordano ha poi ricordato un prossimo presidio, previsto per sabato alle 17.30, in risposta all’omicidio di Giacomo, sottolineando come tali eventi non siano isolati, ma il risultato di scelte politiche che hanno aggravato la situazione di insicurezza a Venezia.

“I lavoratori temono di uscire dal lavoro la sera,” ha dichiarato, richiamando l’attenzione sulla necessità di garantire un ambiente di lavoro e di vita sicuro.

“Il nostro obiettivo oggi è resistere a questo decreto che minaccia la democrazia” ha concluso Giordano. Ha poi sottolineato l’importanza di unire le forze sociali e politiche per difendere i valori fondamentali della Costituzione italiana.

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