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Venezia, crisi abitativa per anziani e lavoratori

La crisi abitativa a Venezia colpisce anziani e lavoratori, creando sfide per l'accesso a alloggi dignitosi e compromettendo i servizi pubblici e la coesione sociale

La città di Venezia si trova ad affrontare una crescente crisi abitativa, che colpisce in particolare le persone anziane e i nuovi lavoratori.

Le sfide degli anziani

Le dichiarazioni del segretario generale dello SPI-CGIL di Venezia, segnalano l’urgenza di un’analisi approfondita delle condizioni di vita degli anziani, in particolare quelli costretti a vivere in alloggi situati ai piani superiori, senza possibilità di mobilità.

Questa situazione crea una vera e propria prigione domestica per molti, evidenziando la necessità di interventi urgenti, come la rotazione degli alloggi verso soluzioni più adatte alle condizioni di salute di queste persone.

L’indagine “Un tetto non basta”

Orazio Alberti, dell’Osservatorio Civico “Ocio”, ha presentato l’indagine “Un tetto non basta”, promossa dalla CGIL e rivolta a un campione di 368 alloggi delle case pubbliche di proprietà di ATER e del Comune.

L’obiettivo è raccogliere dati significativi sulle condizioni di vita degli inquilini, inclusi fattori come manutenzione, servizi disponibili, costi abitativi e qualità del quartiere. L’indagine rappresenta un passo cruciale per comprendere meglio le sfide che affrontano i residenti e per formulare proposte di intervento.

Daniele Giordano, segretario generale della CGIL di Venezia, ha sottolineato l’importanza di investire nel patrimonio immobiliare pubblico, avvertendo che molte persone con diritto all’alloggio non riescono ad accedere a una casa. L’indagine si propone di analizzare non solo le condizioni degli immobili, ma anche il contesto sociale e le difficoltà quotidiane, come la carenza di servizi essenziali, la diminuzione dei medici di base e l’inefficienza dei trasporti pubblici.

Investimenti per la crisi abitativa

Tuttavia, la crisi abitativa non colpisce solo gli anziani. Massimo Girella della CISL Funzione Pubblica di Venezia ha messo in evidenza un altro aspetto critico: il problema dei concorsi pubblici deserti.

La mancanza di candidature per posti di lavoro nel settore pubblico è attribuibile a due fattori principali: le retribuzioni insufficienti e la difficoltà di trovare abitazioni a prezzi accessibili. Questa situazione rischia di compromettere i servizi pubblici, fondamentali per la coesione sociale.

La crisi abitativa e il futuro dei servizi pubblici

La mancanza di una casa dignitosa e il timore di una vita instabile dissuadono molti candidati qualificati dall’accettare offerte di lavoro a Venezia. La CISL ha sollecitato un intervento a livello governativo per affrontare queste problematiche, evidenziando la necessità di politiche abitative più inclusive.

In sintesi, la crisi abitativa a Venezia richiede un intervento coordinato e urgente per garantire dignità e qualità della vita a tutti i cittadini, specialmente a coloro che sono più vulnerabili. Solo così si potrà garantire un futuro più sostenibile per la città e i suoi abitanti.

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