Venezia e le sue potenzialità: parla Paolo Zabeo della CGIA

A Stanno Facendo un 48, Paolo Zabeo spiega le potenzialità di Venezia e sottolinea l'importanza di Porto Marghera per il commercio

Patrizio Baroni conduce una nuova puntata di: Stanno Facendo un 48. Quale sarà il futuro di Venezia? Quale sarà il suo ruolo? E che prospettive ha? A queste domande risponderanno gli ospiti: Marino Masiero, Presidente Assonautica Venezia, e Paolo Zabeo, coordinatore dell’ufficio studi CGIA di Mestre.

Dottor Zabeo, parlando del futuro di Venezia, della Green Economy, che tipo di prospettiva siete riusciti a raccogliere?

“É estremamente difficile fare delle previsioni, visto quanto successo solamente nell’ultimo anno e mezzo a causa della pandemia. Però è chiaro che Venezia ha una grandissima potenzialità. Basti pensare al tema della sostenibilità che detterà le agende politiche di tutti i governi. Venezia ha la possibilità di occupare un ruolo fondamentale per la ricerca, per gli studi e per l’innovazione in questo campo.

Il grosso problema di Venezia è che sta perdendo la residenzialità: ormai siamo sotto a 50 mila abitanti. Ci vogliono delle politiche abitative che spingano le persone a venire ad abitare nella città. Non si può vivere di solo turismo. Una città è tale se ha cittadini, se è vissuta.

Poi non dimentichiamoci che il comune di Venezia comprende la zona insulare e una zona di terra ferma, ovvero Mestre e Marghera. Porto Marghera, un’area strategica determinante soprattutto per quanto riguarda il porto commerciale, è il fulcro economico delle merci e del loro traffico.

Al suo interno lavorano oltre 1300 imprese e 19 mila addetti: ci troviamo di fronte a soggetti economici importantissimi e a delle potenzialità straordinarie. Ci vuole una strategia ma, con la pandemia, come detto prima, è difficile fare delle previsioni. É indubbio che le potenzialità di Venezia siano del tutto intatte”.

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