Venezia e l’immobilismo politico: Luisa Conventi e Marco Vidal

Luisa Conventi e Marco Vidal, ospiti a Stanno Facendo un 48, ci parlano dei problemi politici di Venezia ferma a un sistema di immobilismo

Patrizio Baroni conduce una nuova puntata di: Stanno Facendo un 48. In questa puntata, si parlerà di un tema molto caro a Venezia: i lavori artigiani storicamente legati alla Serenissima e il loro futuro come attività strategiche. Tratteranno il tema gli ospiti di questa puntata: Saverio Pastor, presidente El Felze’, Michelangelo Lamonica, dirigente dell’istituto Vendramin Corner, Marco Vidal, direttore di The Merchant of Venice, e Luisa Conventi, impiressa dell’azienda Gioia e rappresentante del comitato per la salvaguardia dell’arte delle perle e del vetro veneziano.

Luisa Conventi, c’è una mancata visione da parte della politica per un futuro?

“Indubbiamente sì, la politica ha la sua responsabilità. A Venezia c’è il problema della residenzialità perchè in una città senza residenti non ha senso. Credo però che questa maniera di spalmare le responsabilità non permetta di portare a una risoluzione del problema.

Il maggiore responsabile è il comune di Venezia: è vero che dal governo arrivano delle regole, ma la città di Venezia è uno statuto speciale e potrebbe fare delle regolamentazioni che vanno in contrasto con le direttive italiane. Quindi è soprattutto l’amministrazione comunale che non ha voluto agire e non ha avuto una visione corretta della città”.

Marco Vidal, forse dovremmo trovare un soggetto terzo, siccome il sindaco viene scelto a Mestre dove non si vive la stessa realtà di Venezia

“C’è un problema enorme di non riconoscimento delle problematiche della città lagunare. Purtroppo negli ultimi anni il naufragio di vari referendum di separazione, ha portato la visione di Venezia ad essere lontana dagli interessi della politica comunale e regionale.

L’attività del comune è limitata da leggi che sono superiori a quelle che sono le ordinanze del comune stesso. Ci sono molti problemi che si susseguono da molte amministrazioni. È un sistema volto all’immobilismo”.

Come contrastare l’immobilismo di Venezia

“I comitati internazionali sono molto utili per cercare di bilanciare questo immobilismo, questo eccesso di rappresentanza delle piccole lobby locali. La croceristica ha un peso enorme in tutte le decisioni che vanno oltre l’opinione della maggioranza dei cittadini. C’è una sfilza di situazioni dove non esiste un bene comune che viene rappresentato in modo equo dalle istituzioni politiche. Anche queste hanno un limite nel presentare delle soluzioni concrete”.

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