Il ciclo pittorico “Exodus” di Safet Zec presentato alla Chiesa della Pietà e dedicato al tema dei migranti potrebbe restare in permanenza a Venezia
Lo chiede un comitato di amici ed estimatori dell’artista bosniaco, appositamente costituitosi. Un evento espositivo unico.
Per la prima volta nella sua storia secolare, infatti, la Chiesa della Pietà accoglie nei suoi spazi la mostra di Safet Zec. Considerato dalla critica internazionale artista di straordinarie qualità per la forza e l’intensità espressiva della sua pittura. Unita alla maestria della tecnica incisoria, che lo colloca tra i grandi maestri della calcografia.
Un grido che in “Exodus” si traduce in una sequenza di figure dolenti e disperate, nelle quali la presenza di bambini cui tutto viene sottratto, anche il futuro ma dove, forse, alberga ancora la speranza di trovare accoglienza in una altra terra, in un altro mondo, lasciano un segno indelebile.