Venezia, fermate due sospette borseggiatrici in stazione

Lunedì 16 ottobre la polizia ha iniziato una mirata attività finalizzata a contrastare il fenomeno dei borseggi. Una delle due era già un volto noto.

Al fine di contrastare il fenomeno dei borseggi, la Polizia di Stato di Venezia prosegue senza sosta i servizi straordinari di controllo del territorio nel centro storico di Venezia.

Anche nella giornata di lunedì 16 ottobre, la polizia ha iniziato una mirata attività finalizzata a contrastare tale tipologia di reati predatori.

I borseggi a Venezia

Nello specifico, hanno fatto prima una meticolosa attività di osservazione nelle zone della città maggiormente interessate dal fenomeno. Nelle prime ore del pomeriggio hanno poi intercettato, all’uscita della stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia, due cittadine straniere in atteggiamenti sospetti.

Le stesse, di cui una già nota ai poliziotti in servizio nella zona, non hanno fornito spiegazioni plausibili in merito alla loro presenza all’interno della stazione ferroviaria. Non erano in possesso di alcun titolo di viaggio né di residenza nel territorio veneziano.

Le due borseggiatrici

Pertanto, gli agenti hanno accompagnato le due donne in Questura per i successivi accertamenti. Il Questore di Venezia, grazie allo scrupoloso lavoro della Divisione Anticrimine, ha irrogato per una delle cittadine straniere, di origine croata e con a carico vari precedenti penali per reati predatori commessi in altre province d’Italia, la misura del Foglio di Via Obbligatorio. Questo è un provvedimento con il quale la persona, che è responsabile di una condotta illecita particolarmente grave, deve ritornare senza preventiva autorizzazione nel comune dal quale è stata allontanata. L’ inosservanza di questo provvedimento, costituisce reato punibile con l’arresto da uno a sei mesi di reclusione.

L’altra donna invece, di origine bosniaca ed anch’essa con diversi precedenti penali per reati predatori, è stata deferita all’Autorità Giudiziaria. Ha certamente violato degli obblighi imposti dal Foglio di Via Obbligatorio di lasciare la città lagunare precedentemente emesso dal Questore.

Questura di Venezia

L’operazione della Questura, in attuazione delle indicazioni del Dipartimento di Pubblica Sicurezza e del Ministero dell’Interno, è l’ennesima iniziativa di prevenzione nata dalla necessità non solo di continuare a contrastare con decisione il fenomeno dei borseggi, ma anche di rispondere con efficacia ai bisogni della cittadinanza. Estendere il controllo del territorio e garantendo una sempre più efficace attività di prevenzione e di polizia di prossimità.

Borseggi L’estate

La Questura di Venezia ebbe risultati anche nel periodo estivo nell’ambito della lotta al fenomeno dei borseggi in centro storico. Le mirate misure di prevenzione hanno permesso negli scorsi mesi di incrementare il livello di sicurezza complessivo della città.

Il Questore di Venezia ha irrogato dall’inizio della stagione estiva ben 27 Fogli di Via obbligatori e 5 D.A.C.Ur. ex art. 10 (c.d. Daspo Urbano). Ciò impedisce l’accesso all’area urbana della città, a conferma dell’impegno in campo profuso dalla Polizia di Stato di Venezia nel contrasto a tale fenomeno.

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