Venezia, il Giubileo fa paura

Il Giubileo 2025 preoccupa Venezia: la città, già sovraccarica, affronta il rischio di un aumento del 25% dei turisti, richiedendo soluzioni tecnologiche e strategiche

Il Giubileo del 2025 fa paura a Venezia. La città è troppo piccola per sopportare i flussi che gli operatori turistici prevedono. Si parla di un 25% in più di arrivi e la città potrebbe non reggere.

I troppi turisti previsti e l’IA tra le proposte

Per elaborare soluzioni utili a godere delle opportunità senza subire minacce, se ne è parlato oggi in una tavola rotonda. L’incontro è promosso dagli operatori FTO (Federazione Turismo Organizzato) di Confcommercio, dalla ETOA (European Tourism Operators Association), e da Confcommercio ASCOM a Venezia. Ad aprire i lavori è stato il professor Arduino Paniccia, analista di strategie geopolitiche e presidente della ASCE – Scuola di Competizione Economica Internazionale di Venezia.

Secondo il professor Paniccia l’IA è una risorsa: “25 anni fa le tecnologie erano gli albori. Oggi siamo nel pieno di grandi scoperte avanzate, tra cui l’intelligenza artificiale. L’utilizzo delle tecnologie è uno dei punti fondamentali per riuscire a gestire bene i flussi in arrivo del Giubileo.” Il 25% in più degli arrivi è legato all’idea che dei 30 milioni di Pellegrini attesi a Roma, il 10% non rinuncerà a vedere Venezia.

Gli obiettivi della città e dell’amministrazione

Ad ogni modo, il comune non punta ad aumentare i flussi, ma selezionare i visitatori. L’assessore al turismo del Comune di Venezia spiega: “Il lavoro che stiamo facendo è condividere, tra amministrazione comunale e categorie economiche coinvolte, l’obiettivo, non di far crescere i volumi, ma di lavorare su una maggiore qualità del turista. Questa non è unicamente legata al tema economico (a quanto questo turista ha il portafoglio capiente) ma all’approccio stesso del visitatore. Ci serve che sia più consapevole, che capisca di dover vivere con più lentezza Venezia, che si fermi un giorno in più e che comprenda la complessità e l’unicità di una realtà come quella nostra.”

L’impresa è complessa perché, rispetto al Giubileo del 2000, il mondo è cambiato. Le compagnie aeree low cost erano appena nate, le prenotazioni online nel web erano agli inizi, non esisteva Airbnb e le case non venivano affittate ai turisti. Anche la Confcommercio condivide la posizione di Paniccia. Non rimane che rispondere alla tecnologia con altra tecnologia.

Il fenomeno Giubileo

Parla così Roberto Panciera, presidente dell’ASCOM Venezia: “Io ricordo molto bene il Giubileo del 2000, però oggi siamo di fronte ad un fenomeno molto diverso. Infatti, l’affermarsi delle tecnologie informatiche e la possibilità da tutto il mondo si possono operare il viaggio on-line modificheranno completamente lento ultimo Venezia senza un gioco di squadra non potrà uscirne protagonista.”

“Abbiamo stimato che potrebbero crescere di un 26% durante l’anno nel Giubileo per cui può diventare un opportunità di rientrare minaccia è un modo migliore di fare rientra e governare la strategia del turismo da qui una collaborazione tra gli operatori e il turismo rappresentati dalle associazioni di categoria E l’amministrazione del comune di Venezia.”

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