Venezia, il premio ponte tra scuole e carcere

I ragazzi minorenni del carcere minorile di Treviso, attraverso il progetto "Ragazzi tra le righe", trovano conforto nella lettura e nella scrittura di lettere

I ragazzi minorenni reclusi nel carcere minorile di Treviso leggono molto, scrivono lettere alle loro madri e alle loro ragazze, e sono particolarmente attratti dalle poesie d’amore.

“Ragazzi tra le righe”: il progetto di scambio culturale tra liceo e carcere minorile

Questo aspetto è stato raccontato dal direttore del penitenziario trevigiano durante la consegna di un premio presso l’Ateneo Veneto. In occasione dell’evento, quattro studenti del liceo classico Foscarini di Venezia hanno ricevuto 600 euro come riconoscimento per il loro progetto “Ragazzi tra le righe”.

Il progetto, che prevede lo scambio di libri tra il liceo e il carcere minorile, ha suscitato l’entusiasmo della giuria del premio “Un’idea per il futuro”. Questo premio, curato dalla giornalista e scrittrice Giovanna Pastega, era stato bandito dalla presidenza dell’Ateneo Veneto lo scorso novembre.

L’iniziativa era rivolta agli studenti di ogni ordine e grado delle scuole venete. Li invita a proporre progetti innovativi per il futuro delle loro comunità in vari ambiti. Si parla di quello sociale, economico, scientifico, etico, civile, ambientale, artistico e culturale.

Premio “Un’idea per il futuro”: creatività e innovazione per migliorare le comunità venete

Oltre al progetto “Ragazzi tra le righe”, tra i progetti premiati spicca anche una app per visitare Venezia con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, sviluppata dagli studenti della classe 2°F dell’Istituto Levi-Ponti di Mirano. I giovani premiati sono Artusi Francesco, Marco Canato, Edoardo Chelli, Riccardo Masiero, Filippo Munarin e Luca Ziliotto.

L’iniziativa “Ragazzi tra le righe” ha l’obiettivo di promuovere la lettura e la scrittura tra i giovani detenuti. Crea un ponte culturale tra il liceo Foscarini e il carcere minorile di Treviso. Il successo del progetto dimostra come la cultura e la letteratura possano avere un ruolo importante nella riabilitazione e nel supporto emotivo dei ragazzi reclusi.

Il premio “Un’idea per il futuro” ha stimolato gli studenti veneti a pensare in modo creativo e a proporre soluzioni che possano migliorare la vita nelle loro comunità. L’entusiasmo e l’impegno dimostrati dai partecipanti evidenziano l’importanza di iniziative che valorizzano il talento e la creatività dei giovani, offrendo loro l’opportunità di contribuire attivamente allo sviluppo della società.

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