I 21 mila pannelli fotovoltaici a Ca’ Solaro
Il progetto prevede l’installazione di 21.000 pannelli su 18 ettari di terreno, l’equivalente di 25 campi da calcio, in un’area agricola di pregio. La proprietà dei terreni è della Fondazione Querini Stampalia, mentre la multinazionale BP è pronta a investire 10 milioni di euro per realizzare l’impianto, ormai vicino alla fase finale di approvazione.
L’opposizione al progetto si è fatta sempre più forte, coinvolgendo agricoltori, ambientalisti e residenti locali, che hanno avviato una raccolta firme e organizzato una manifestazione di protesta per il 7 settembre.
La protesta, che si svolgerà a piedi, in bicicletta o con i trattori, partirà dall’area interessata dal progetto e si concluderà in piazza Pastrello a Favaro. Tra i sostenitori della protesta vi è anche la Coldiretti, che teme l’impatto negativo sull’agricoltura locale.
Proteste e azioni legali
Brugnaro ha trasmesso alla Regione Veneto il suo parere contrario al progetto, sottolineando la necessità di preservare il carattere agricolo della zona. I residenti, inoltre, respingono anche l’idea di coltivazioni tra i pannelli fotovoltaici, ritenendo che ciò non compensi l’impatto ambientale negativo del progetto.
La consigliera comunale di Forza Italia, Deborah Onisto, si è schierata a fianco degli oppositori, rafforzando ulteriormente la resistenza al progetto.
Nel frattempo, i termini per la presentazione delle osservazioni al progetto in Regione sono stati prorogati al 26 settembre per ragioni burocratiche, offrendo un po’ di tempo in più agli oppositori per organizzare le loro azioni. Tuttavia, la battaglia contro l’impianto fotovoltaico continua ad essere accesa e vede coinvolta un’ampia parte della comunità locale.
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