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Venezia, in ricordo di Giulia e di tutte le vittime

Un anno dopo la tragica scomparsa di Giulia Cecchettin, la comunità si unisce in iniziative simboliche e concrete per ricordarla e sensibilizzare contro la violenza

Un anno fa, l’11 novembre, Giulia Cecchettin ha perso la vita per mano dell’ex compagno Filippo Turetta, che l’ha colpita brutalmente con 75 fendenti. Vigonovo, il paese di Giulia, ha voluto ricordarla con una cerimonia simbolica, in cui la musica ha preso il posto delle parole per onorare la sua memoria.

Il ricordo di Giulia tra musica e solidarietà

Il pianista Paolo Zanarella ha suonato davanti al municipio, accanto al padre di Giulia, con alle spalle decine di scarpette rosse di lana, simbolo contro la violenza di genere. Queste scarpette, realizzate da volontarie, saranno vendute per raccogliere fondi a favore di progetti contro la violenza sulle donne.

L’omicidio di Giulia, sebbene uno dei tanti, ha rappresentato uno spartiacque per la comunità e per chi, come il sindaco di Vigonovo Luca Martello, ha sentito la necessità di ricordare un numero, il 1522, un riferimento essenziale per le vittime di violenza.

In occasione del primo anniversario della sua scomparsa, il municipio di Vigonovo sarà illuminato di rosso fino al 3 dicembre, un segno di memoria e sensibilizzazione per tutti. Inoltre, il 18 novembre il padre di Giulia, Gino Cecchettin, presenterà alla Camera dei Deputati la Fondazione Giulia Cecchettin. Tra gli obiettivi principali della fondazione vi è l’introduzione di un’ora settimanale di educazione all’affettività nelle scuole, un’iniziativa volta a prevenire i femminicidi e a promuovere relazioni sane.

Verso il cambiamento

Parallelamente, nel contesto di “Novembre Donna”, la Presidenza del Consiglio Comunale di Venezia ha inaugurato due panchine rosse, simbolo di sensibilizzazione contro la violenza, presso la casa delle associazioni di Zelarino e nel parco di via Vicentino a Trevignano.

Inoltre, nella mappa della città di Marghera sono state aggiunte casette piene di libri, simboli di educazione e consapevolezza: la prima è situata nel giardino di Villa Franchin, sede del centro antiviolenza di Venezia, e la seconda al Lido.

Il 13 novembre, infine, il Teatro Toniolo di Mestre ospiterà una serata musicale con il tenore veneziano Luca Minnelli. Il ricavato dell’evento sarà devoluto all’associazione Amici di Casa Famiglia, che supporta madri e bambini in difficoltà. Un’intera comunità, quindi, si è unita nel ricordo di Giulia, trasformando il dolore in azioni concrete per il cambiamento.

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