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Venezia, indagati i comandanti dello scontro in laguna

Lo scontro tra un vaporetto Actv e la motonave "Osvaldo" a Natale ha causato feriti e danni, indagati i comandanti per responsabilità

Collisione tra vaporetto e motonave: indagati i comandanti, si attende la consulenza tecnica.

Indagati i comandanti delle imbarcazioni

L’incidente nautico che ha scosso la laguna lo scorso Natale, causando danni significativi e feriti, approda in tribunale. Il pubblico ministero Andrea Petroni ha avviato un’inchiesta per chiarire le dinamiche dello scontro tra un vaporetto Actv e la motonave turistica “Osvaldo”, registrando entrambi i comandanti nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di pericolo di naufragio colposo, come previsto dall’articolo 450 del codice penale.

Il sinistro, avvenuto nei pressi dell’imbarcadero di Sant’Elena, ha visto il vaporetto con decine di passeggeri urtato violentemente dalla prua della motonave.

L’impatto ha provocato lo sfondamento della fiancata del battello, il distacco della copertura e una pericolosa inclinazione prima che il mezzo riuscisse a raddrizzarsi. Sei passeggeri sono rimasti feriti, fortunatamente senza gravi conseguenze.

La dinamica dello scontro

Le indagini preliminari condotte dalla Capitaneria di Porto hanno evidenziato alcune questioni chiave. La motonave, diretta a Punta Sabbioni con a bordo solo il comandante e un marinaio, sembra non aver tentato alcuna manovra di emergenza, né ha utilizzato segnali acustici.

D’altra parte, il vaporetto, pur avendo la precedenza, avrebbe mantenuto la sua rotta senza cercare di evitare l’impatto. Il contrammiraglio Lucio Borniotto è stato incaricato come consulente tecnico per ricostruire i fatti, mentre le parti coinvolte hanno nominato propri esperti.

Ipotesi di responsabilità

La complessità dell’accaduto lascia aperte diverse ipotesi: responsabilità esclusiva della motonave, concorso di colpa, o tragica fatalità. All’accusa di pericolo di naufragio colposo potrebbero sommarsi quelle di lesioni personali, ma solo su denuncia delle vittime, come prevede la recente Riforma Cartabia.

L’udienza per l’assegnazione dell’incarico peritale è fissata al 20 gennaio. Intanto, i legali delle vittime e dei comandanti chiedono un rapido risarcimento da parte delle compagnie assicurative, affinché si possa rispondere non solo alle esigenze di giustizia, ma anche a quelle sociali.

La vicenda, che si è consumata nel silenzio di entrambi gli equipaggi, lascia una città intera in attesa di risposte su come un incidente simile abbia potuto verificarsi in una delle zone più trafficate e regolamentate della laguna.

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