Nella prima diretta de “Il Fatto di Luigi Gandi” condotta da Luigi Gandi, gli ospiti si sono trovati a parlare dell’ingresso a pagamento a Venezia, bollette e burocrazia.
Il conduttore tiene a ribadire il vero scopo della trasmissione, ovvero quello di ascoltare le voci dei cittadini senza sottostare alle censure imposte dai social. L’argomento principale del giorno è quello dei pedaggi a Venezia e la prima telefonata proviene da Giovanni Di Vito, residente di Venezia.
Le parole di Giovanni sull’ingresso a pagamento a Venezia
“Da residente sono fortemente contrario al pagamento di una tassa di accesso per l’ingresso a Venezia anche perchè dietro al pagamento di questa tassa in realtà c’è ben altro, c’è tutto un sistema di finanziamenti che in realtà regoleranno le vite di chi frequenterà questa città, ci sarà un forte controllo fino ad arrivare all’istallazione delle videocamere con l’acquisizione di dati biometrici.” afferma Giovanni e continua
“Quanto questo possa avere una connessione con il turismo non lo so, mi viene al quanto difficile trovarne un nesso e credo che l’amministrazione comunale su temi così importanti non possa evitare il confronto con la cittadinanza che ha evitato accuratamente fino ad oggi.
Il controllo delle telecamere non lo dico io, lo dicono i finanziamenti europei che l’amministrazione comunale ha acquisito in questi anni, sono parole scritte su documenti pubblici, sta ai cittadini interessarsi nella conoscenza di quello che accade nella città di Venezia perchè è bene riuscire ad avere una visione realistica. Questo non vuol dire che il problema del turismo non ci sia ma credo che forse si debba partire dai problemi della residenzialità.”
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