Se l’attesa è tutta per l’imprevedibile “piano a piano” di Stefano Bollani e Chucho Valdés, la programmazione di Venezia Jazz Festival Fall edition #2, in calendario dal 26 ottobre al 6 novembre (con anteprima il 17 ottobre), riserva non poche sorprese.
Venezia Jazz festival
“Ricerca musicale e bellezza sono ancora gli elementi guida di questa nuova edizione del festival che colma un piccolo vuoto di programmazione nel periodo autunnale a Venezia” spiega il direttore artistico Giuseppe Mormile.
“Abbiamo guardato alle grandi stelle, come Bollani e Valdés, ma anche a raffinati interpreti come Vincent Peirani, Renaud Garcìa-Fons e Lars Danielsson. Oltre che ai nuovi protagonisti della scena musicale internazionale come BartolomeyBittmann e alle maggiori personalità del jazz italiano attuale. I giovani Michelangelo Scandroglio e Alessandro Lanzoni. Una formula cosmopolita, come Venezia, composta da tanti suoni e influenze diverse”.
Gli ospiti
L’anteprima è affidata a T Fondaco dei Tedeschi. DYNAMO Live in Concert” con Matthias Bartolomey al violoncello e Klemens Bittmann al violino e mandola.
Chitarre ibride, batteria, fisarmonica nella nuova formazione di Vincent Peirani con il chitarrista italiano Federico Casagrande e il batterista Gautier Garrigu che si avventura in ogni genere musicale, senza sovrastrutture, che si tratti di suoni enigmatici, onirici, elettronici o acustici.
A conferma del sostegno di Veneto Jazz ai giovani talenti del jazz italiano con il progetto “Tomorrow’s Jazz”, anteprima del nuovo disco da leader “Auand” per il bassista Michelangelo Scandroglio. Nella formazione anche il pianista Alessandro Lanzoni, fra le maggiori personalità del jazz italiano.
I grandi pianisti e compositori Stefano Bollani e Chucho Valdés si incontrano quindi per suonare insieme in un progetto unico e senza precedenti. L’estro musicale e la fantasia versatile di Bollani e l’energia afro-cubana e il ritmo latino di Valdés mescolati insieme creano uno spettacolo musicale di fortissimo impatto.
Il contrabbassista svedese Lars Danielsson, una delle voci più importanti del jazz europeo degli ultimi anni, combina sonorità nordiche e straordinarie doti di compositore ad un approccio al jazz estremamente ampio.
Suoni del mondo, dall’Andalusia all’America Latina, dall’India al mondo arabo, sempre con una matrice mediterranea, per il virtuoso bassista francese Renaud Garcia-Fons, in un suggestivo “solo”, dove utilizza lo strumento sfruttando l’intera gamma di suoni ottenibili, dall’uso dell’arco fino al percussivo “pizzicato”.
Infine, l’autentica atmosfera del festival si potrà assaporare nel salotto dello Splendid Venice Hotel, con una ricca jam session, mentre al Laguna Libre è atteso l’intervento con video e testimonianze inediti del giornalista americano Ashley Kahn per celebrare tre straordinari anniversari che hanno cambiato la storia della musica.