Zaia: “L’autonomia è costituzionale”
La sentenza della Corte Costituzionale sull’autonomia differenziata ha acceso un acceso dibattito tra Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, e Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale. Il tema centrale rimane l’applicazione dell’articolo 116 della Costituzione, terzo comma, e il destino della cosiddetta “legge Calderoli”.
Zaia ha sottolineato come la Consulta abbia confermato la costituzionalità dell’autonomia, dichiarando che i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) sono imprescindibili, ma vanno definiti con un coinvolgimento parlamentare.
“Siamo sulla buona strada – ha dichiarato – e l’autonomia non è stata cancellata. Se il Governo dovrà apportare modifiche ai LEP, lo farà, ma ciò non impedisce di continuare a lavorare sulle materie che non ne sono soggette”. Zaia ha poi sollevato dubbi sull’effettiva necessità di ulteriori referendum, ritenendo che l’autonomia sia ormai costituzionalmente sancita.
Camani: “Serve una revisione radicale”
Dall’altro lato, Vanessa Camani ha criticato aspramente l’approccio del governatore veneto, accusandolo di “buttare la palla in tribuna” per evitare il vero problema: le criticità della legge Calderoli. “I profili di incostituzionalità non sono dettagli marginali – ha dichiarato Camani – ma rappresentano un ostacolo insormontabile senza un cambiamento radicale della normativa”. Per la capogruppo Pd, il percorso attuale rischia di trasformarsi in un “eterno giorno della marmotta”, con un’autonomia sempre promessa e mai realizzata.
Camani ha poi invitato Zaia a rivedere il modello proposto, puntando su un’impostazione più aderente alle esigenze della società veneta. “Il governatore decida se vuole davvero che l’autonomia rappresenti una risposta concreta ai bisogni dei cittadini”, ha concluso.
Il confronto tra le due posizioni evidenzia non solo divergenze politiche, ma anche differenti visioni del futuro del Veneto. Mentre Zaia difende il percorso attuale, puntando su modifiche circoscritte e trattative parallele, Camani insiste sulla necessità di una revisione strutturale per garantire un’autonomia efficace e condivisa.
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