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Venezia, “La legge Bersani ha quintuplicato gli affitti”

La legge Bersani, liberalizzando le licenze commerciali, avrebbe causato un incremento esponenziale degli affitti a Venezia, favorendo i proprietari e mettendo in difficoltà i commercianti

Gli affitti dei locali negli ultimi venticinque anni nel centro storico veneziano sono saliti alle stelle e In alcuni casi quintuplicati. La colpa sarebbe della legge Bersani, con cui sono state liberalizzate le licenze commerciali.

La responsabilità della legge Bersani

A sostenere questa idea è Roberto Panciera, presidente dell’Ascom di Venezia, che analizzando i dati chiede una revisione della legge.  Spiega il rappresentante dei commercianti Veneziani che il principio ispiratore era positivo, ossia creare nuovi posti di lavoro lasciando libera l’iniziativa di aprire un negozio senza rispettare tabelle contingentate. In realtà sono stati i proprietari degli immobili che ci sono sentiti liberi di aumentare gli affitti.

Roberto Panciera: “Ci sono dei frutti inaspettati della legge Bersani che hanno rafforzato il potere dei proprietari degli immobili su cui insistono le attività commerciali. Indebolendo, quindi, i gestori che negli anni si sono visti triplicare, duplicare o quintuplicare gli affitti senza poter far nulla. In molti casi sono stati espulsi dal mercato del commercio perché incapaci di reggere la prova del mercato con dei costi di affitto a così elevati.”

La scomparsa dei negozi di vicinato e l’ascesa dei grandi brand

Dal 1999, in effetti, il tessuto commerciale a Venezia è radicalmente cambiato. Sono scomparsi i negozi di vicinato, come quelli di generi alimentari o di abbigliamento destinati al ceto medio, e sono comparsi nelle aree centrali negozi di grandi brand.

Si sono anche moltiplicati i ristoranti e gli esercizi commerciali con paccottiglia per il turismo mordi e fuggi, che contano su margini di ricavo molto alti vendendo merce scadenti a prezzi non adeguati alla qualità e dunque possono permettersi anche gli affitti alti.

Le proposte di Roberto Panciera

Panciera spera che la legge sull’autonomia differenziata possa essere vista come un’occasione per dare ai Comuni uno strumento per riprendere il controllo della rete commerciale. Quindi per fermare un trend che congiunge contro qualsiasi politica dedicata a riportare residenzialità nell’isola di Venezia.

Le sue parole: “Bisognerà intervenire in qualche modo dando ai Comuni la possibilità di legiferare in maniera autonoma. E dando la possibilità di normare senza cadere nel tranello dei ricorsi al TAR che in questi anni hanno di fatto rese vane le azioni amministrative in tanti Comuni.”

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