I pescatori in protesta
Domani, venerdì 8 novembre, un gruppo di pescatori venti, già in gravi difficoltà a causa della moria di vongole e cozze, scenderà in piazza con una manifestazione che partirà da Chioggia e Venezia, diretta verso le Zattere.
Circa 40 imbarcazioni salperanno dalle banchine, sotto la guida delle principali Associazioni di categoria, tra cui Lega Pesca, Federcoopesca, Agci Agrital, Coldiretti e Cogevo. L’obiettivo è sensibilizzare le istituzioni locali e nazionali sulla crisi devastante che sta colpendo il settore ittico, in particolare la pesca delle vongole di mare.
La causa principale della protesta risiede nel drammatico crollo della produzione di molluschi bivalvi, causato da una combinazione di fenomeni naturali che hanno colpito in particolare le aree di Chioggia e Venezia.
La crisi del settore ittico
Le alte temperature estive, le acque anormalmente calde e l’evento delle mucillagini, che ha ristagnato sulle zone di pesca, hanno portato alla moria totale delle vongole. In alcune aree, i banchi naturali sono stati completamente distrutti, con perdite che arrivano al 100% delle vongole e circa il 60% delle cozze. Un disastro che mina la sussistenza di numerose famiglie, minacciando non solo l’economia locale, ma anche l’ambiente marino.
Il settore aveva appena iniziato a risollevarsi grazie a iniziative di recupero dei banchi naturali, ma ora si trova nuovamente in ginocchio. A fronte di questa situazione, i pescatori chiedono interventi urgenti dalle autorità competenti, sollecitando misure concrete per la salvaguardia della pesca e per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.
La manifestazione è quindi un grido di allarme per l’intero comparto, che rischia di subire danni irreversibili senza un supporto immediato.
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