Una Reyer solida in semifinale
Dopo aver conquistato con autorità la terza finale consecutiva superando Autosped G BCC Derthona per 71-59, le orogranata si sono dovute inchinare alla corazzata scledense, che ha saputo capitalizzare i momenti chiave del match.
La semifinale aveva messo in evidenza tutta la solidità della squadra di coach Mazzon. Contro una Derthona agguerrita, la Reyer ha saputo reagire a un primo quarto complicato (17-22) alzando l’intensità difensiva e dominando sotto i tabelloni. Sugli scudi Matilde Villa (18 punti, 8 rimbalzi e 21 di valutazione), Lisa Berkani (16 punti e 4 triple) e la solita Awak Kuier (13 punti e +22 di plus-minus), ma è stata la leadership difensiva di Lorela Cubaj (7 punti, 14 rimbalzi e 2 stoppate) a fare la differenza nel finale.
Una Schio trionfante
Con la finale in tasca, l’Umana ha affrontato Schio con grande determinazione, consapevole della difficoltà della sfida. Il primo tempo ha visto le orogranata giocare con aggressività, mettendo in difficoltà le avversarie con una difesa asfissiante e un controllo impeccabile dei rimbalzi offensivi (19 totali). La Reyer è riuscita a rimontare uno svantaggio importante e a rimanere in partita fino alle battute finali, dimostrando carattere e mentalità vincente.
«Abbiamo approcciato bene la partita, mettendo grande intensità ed energia – ha commentato coach Andrea Mazzon –. Le ragazze hanno dimostrato ancora una volta di avere un cuore immenso, ma alla fine Schio ha saputo fare le scelte giuste. Complimenti a loro». Anche Dragana Stankovic ha sottolineato la grande reazione della squadra: «Non abbiamo mai mollato, e questo è l’aspetto più importante per il finale di stagione».
Nonostante la sconfitta, la Reyer esce a testa alta da questa Final Four, confermandosi tra le migliori squadre d’Italia. Ora lo sguardo è rivolto al campionato, con la voglia di chiudere la stagione nel migliore dei modi e con una consapevolezza in più: Venezia è ancora una volta una realtà solida e vincente nel panorama del basket femminile italiano.
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