Venezia, le europee dimezzate dall’astensionismo

L'affluenza alle elezioni europee 2024 è calata significativamente, con meno del 50% dei votanti. Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni emergono vincitori nel Veneto e in Italia

A vincere le elettorali europee nel comune di Venezia, e in generale nel Veneto e nel Paese, è stato l’astensionismo.

Astensionismo record e affluenza in calo

Alle europee del 2019 si votò in un’unica giornata e si recarono alle urne il 57,67% degli aventi diritto al voto. Mentre, in queste elezioni non si è andati oltre il 50% dell’affluenza. Si è votato di più nei comuni dove si rinnovava la giunta, come a Noale, dove ha votato quasi il 66%, altrimenti la media sarebbe stata ancora più bassa. Tenuto conto che la metà della popolazione non ha detto la sua, la vittoria di chi è eletto pare dimezzata.

Rimane però indiscusso il successo di Giorgia Meloni e del suo partito che si conferma il primo in Italia e nella città metropolitana veneziana è largamente il primo partito con il 34,6% dei voti. FdI è seguito dal Partito Democratico con il 23,2% dei voti. Parte invertita nel comune di Venezia, dove il PD è il primo partito con quasi il 29% e Fratelli d’Italia con il 27% e il secondo tra il 10% e il 6% se la giocano Alleanza verdi e sinistra, la Lega di Salvini, il MoVimento 5 Stelle e Forza Italia in questo ordine.

I risultati delle europee

Sono quindici gli eurodeputati eletti a nord-est. La premier Giorgia Meloni e il ministro Antonio Tajani rinunceranno al seggio facendo spazio ad altri nello stesso partito. In attesa dell’investitura ufficiale è certo che a Bruxelles andrà Elena Donazzan, Assessore regionale del lavoro del Veneto, che ha già rivelato come il suo grande sogno sia di tornare nella regione come Presidente della giunta regionale.

Nel PD grande successo del capolista Stefano Bonaccini, che ha distaccato di 190 mila preferenze da Alessandro Zan e Alessandra Moretti. Nella lista della Lega anche Roberto Vannacci ha ottenuto un buon risultato.

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