L’omicidio di Tominaga a Udine
L’aggressione è avvenuta nel centro di Udine, ma i responsabili sono un gruppo noto alle autorità di Treviso e Friuli per la loro violenza. Gli aggressori, S.B. di 20 anni da Vittorio Veneto, D.W. di 20 anni da Conegliano, e A.D. di 22 anni, italiano di seconda generazione residente a Conegliano, sono ex membri di una “baby gang” che ha continuato la sua attività criminale.
S.B., figlio di un carabiniere in pensione, ha sferrato il colpo mortale e ora è accusato di omicidio preterintenzionale. Dopo l’aggressione, avrebbe tranquillamente fumato una sigaretta, come se nulla fosse accaduto.
Luca Zaia sulle baby gang
Le parole di Luca Zaia: “A me spiace che quando si parla di giovani si parla sempre di baby gang. I nostri ragazzi non sono tutti componenti delle baby gang. Le baby gang sono solo sostanzialmente rappresentate da ragazzi che si comportano in maniera non legale. Sono dei violenti e come tali vanno puniti e soprattutto io spero che si possa anche arrivare a formulare, ad esempio, una nuova proposta di legge rispetto a tutti questi fatti che stanno accadendo.”
“Non è il fatto di usare il pugno di ferro, ma il fatto di fare rispettare diciamo la legge, ma soprattutto non dare spazio a un substrato all’interno del quale potrebbero crescere ovviamente nuove devianze e nuove violenze che non ci possiamo e non vogliamo permettercele. La vicenda penso che sia eloquente, purtroppo drammatica e tragica, del signore giapponese che è stato ammazzato da un pugno proprio durante una rissa. Ma non una rissa causata da lui, lui povero ha cercato di fare in modo che questa rissa si interrompesse tra giovani.”
“Ecco, alla fine tutto questo si è tradotto nella perdita della vita di questo povero signore giapponese che con un atto di assoluta volontà e disponibilità per cercare di riportare la tranquillità tra giovani ha purtroppo perso la vita.”
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