“Realizziamo il futuro. Fatti concreti con cui dimostriamo che Venezia è una città sempre più attenta all’ambiente” queste le parole del sindaco Luigi Brugnaro, che ha fatto approvare la costruzione del primo distributore ad idrogeno in città.
Il progetto
Il progetto comprende la ristrutturazione del punto vendita carburanti di via Orlanda 6/a, della ditta Eni Refiting e Marketing. La ristrutturazione prevede la creazione di nuovi impianti per il rifornimento di carburanti gassosi ed elettrici, oltre che liquidi, e la costruzione di un locale ristoro e di un impianto di autolavaggio.
Il Consiglio comunale farà la votazione definitiva che, nel caso di esito positivo, darà il permesso di costruire facendo così seguito all’accordo sottoscritto tra Città Metropolitana di Venezia, ENI e Toyota. Questo accordo consente l’avvio della sperimentazione di “mobilità a idrogeno” nel territorio veneziano.
Le dichiarazioni del sindaco Brugnaro
“Stiamo realizzando il futuro. Venezia compie un altro importante passo verso quel percorso di tutela e salvaguardia dell’ambiente che abbiamo a cuore e sul quale abbiamo investito. Essere arrivati oggi a dare un ulteriore impulso positivo verso la realizzazione di quello che è il primo distributore di idrogeno urbano in Italia, diventa un atto concreto verso la necessaria de-carbonizzazione dei trasporti”.
Continua: “Inoltre, dimostriamo come Venezia sia in prima linea nell’incentivare la diffusione di fonti alternative di rifornimento. A fianco di una campagna per la diffusione di elementi per la ricarica elettrica dei veicoli e di un investimento per un trasporto pubblico sempre più “green”, come al Lido e Pellestrina, ora guardiamo con fiducia all’idrogeno.
Un elemento prodotto a partire da un’ampia gamma di fonti energetiche riducendo la dipendenza dai combustibili fossili. Inoltre, i veicoli alimentati a idrogeno producono come scarico vapore acqueo, con impatto positivo sull’ambiente e sulla salute.
Il sindaco ha concluso affermando che Venezia è una città sempre più sensibile alle cause ambientali. Inoltre si augura che questi passi in avanti possano essere applicati al mondo della nautica, settore fondamentale nel nostro territorio, che sta affrontando la sfida tecnologica dell’innovazione.
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