Venezia, qualità dell’aria oltre il limite

Le festività invernali hanno acceso il dibattito sulla qualità dell’aria nel Veneziano, con livelli di PM10 oltre i limiti che destano seria preoccupazione

Qualità dell’aria nel Veneziano: dati preoccupanti dopo le festività.

I dati allarmanti delle festività

Le festività invernali hanno ancora una volta portato alla ribalta il problema della qualità dell’aria nel territorio veneziano. Le rilevazioni di Arpav confermano livelli di PM10 oltre il limite giornaliero di 50 µg/m³, con picchi registrati sia a Capodanno sia durante i tradizionali falò dei “panevin” dell’Epifania.

Sebbene non sia ancora scattata un’allerta formale, che si attiva solo dopo quattro giorni consecutivi di sforamento, i dati sollevano interrogativi importanti.

Salute e qualità dell’aria

Monica Sambo, segretaria del Partito Democratico di Venezia e consigliera comunale, ha evidenziato la gravità della situazione.

“I valori registrati impongono un esame serio sugli effetti della qualità dell’aria sulla salute dei residenti,” ha dichiarato. “Non possiamo affidarci esclusivamente alla fortuna di una pioggia imminente per risolvere il problema.”

Secondo Sambo, è comprensibile che eventi tradizionali come i panevin, diffusi in tutta la città metropolitana, contribuiscano all’incremento delle polveri sottili. Tuttavia, ribadisce l’urgenza di interventi strutturali.

Proposte concrete

Tra le proposte, spicca il potenziamento del trasporto pubblico locale, interventi per ridurre le emissioni degli impianti di riscaldamento e una maggiore attenzione alle emissioni dei motori marini diesel.

La consigliera ha sottolineato l’importanza di investimenti nel verde urbano per migliorare la qualità dell’aria. “È necessario riprendere le piantumazioni in aree carenti di verde, come l’ex Umberto I o il quartiere Altobello,” ha aggiunto.

Inoltre, Sambo ha richiesto indagini epidemiologiche per approfondire gli effetti sanitari dell’inquinamento atmosferico, con particolare attenzione ai soggetti fragili, come bambini e anziani, che subiscono le maggiori conseguenze.

Migliorare la qualità dell’aria

Guardando al futuro, Sambo ha fatto riferimento a modelli virtuosi come Milano, che prevede la creazione di 20 nuovi parchi nei prossimi dieci anni, e altre città europee che stanno ampliando le zone pedonali e verdi. “Anche Venezia deve adottare una visione a lungo termine, rendendo il territorio più vivibile e sostenibile,” ha concluso.

La qualità dell’aria, dunque, si conferma una sfida cruciale per il Veneziano, un tema che non può essere rimandato, ma richiede azioni concrete e immediate.

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