Venezia, sempre più riciclo nel fashion

Il Venice Sustainable Fashion Forum ha riunito leader del settore per discutere sostenibilità, innovazione e il futuro della moda, promuovendo un approccio collaborativo e responsabile

Il Venice Sustainable Fashion Forum, giunto alla sua terza edizione, si è aperto con un forte appello alla “rigenerazione” del settore moda, evidenziando la necessità di un cambiamento radicale nell’approccio alla sostenibilità.

Sostenibilità e innovazione

Durante il forum, svoltosi il 24 ottobre 2024 a Venezia, il Presidente di Sistema Moda Italia, Sergio Tamborini, ha sottolineato l’importanza di coinvolgere tutti gli attori della filiera per affrontare la crisi climatica e promuovere l’innovazione.

Le dichiarazioni di Leopoldo Destro, Presidente di Confindustria Veneto Est, hanno ribadito la necessità di un patto tra grandi e piccoli marchi, enfatizzando che la transizione sostenibile deve essere vista come un’opportunità di crescita piuttosto che come un ostacolo.

Secondo il rapporto “Just Fashion Transition 2024” di The European House – Ambrosetti, il settore moda europeo è in ritardo di otto anni nel raggiungimento degli obiettivi climatici. Tuttavia, un terzo delle 100 maggiori aziende del settore sta decarbonizzando a un ritmo doppio rispetto agli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea.

La transizione nel fashion

Il forum ha riunito importanti stakeholders e manager di aziende, da LVMH a Diesel, per discutere le sfide e le opportunità nel contesto attuale. I temi affrontati includevano la competitività attraverso la sostenibilità e la necessità di una governance efficace per garantire che le PMI non vengano trascurate.

La presentazione del report ha messo in luce le difficoltà economiche che molte aziende italiane devono affrontare, sottolineando che il 92% di esse trova difficile sostenere gli investimenti necessari per la transizione.

Inoltre, il dibattito ha incluso le soluzioni innovative, come l’uso dell’intelligenza artificiale per promuovere pratiche più sostenibili. La seconda giornata del forum si concentrerà sul consumerismo e sulle strategie per una maggiore responsabilità delle imprese nella catena di approvvigionamento.

Concludendo, il forum ha posto l’accento sulla necessità di azioni concrete e collaborative per garantire una transizione equa e sostenibile entro il 2030, rendendo la moda non solo un simbolo di stile, ma anche di responsabilità ambientale e sociale.

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