La lotta alla microcriminalità
La recente escalation di episodi di microcriminalità a Mestre e Venezia ha spinto le forze dell’ordine a intensificare l’attività di prevenzione e repressione.
Il Questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, ha rivelato che il fenomeno criminale si concentra principalmente nello spaccio di droga e in atti predatori come furti e scippi, commessi da individui con una forte mobilità sul territorio. Secondo le stime delle forze dell’ordine, circa una cinquantina di persone sono coinvolte in queste attività criminali, caratterizzate da un alto livello di pericolosità sociale.
“La criminalità che stiamo affrontando è spesso legata a fenomeni di microcriminalità diffusa, che si manifesta in azioni individuali ma ad alta frequenza”, ha spiegato Bonaccorso. Le forze di polizia sono particolarmente concentrate nella zona di Mestre e Marghera, dove il fenomeno è più radicato.
La mobilità degli individui coinvolti in questi reati rende necessaria un’azione costante di monitoraggio e identificazione, spesso a piedi, dato che molti dei criminali agiscono senza l’ausilio di veicoli.
Più che una cinquantina
Negli ultimi tempi, anche il centro storico di Venezia ha visto un aumento della tensione e della violenza. Gli episodi di spaccio e di crimine predatorio stanno infatti raggiungendo nuove aree della città.
Questo si è reso particolarmente evidente nei giorni scorsi, quando la polizia ha intensificato le indagini su un caso di stupro, un crimine che ha scosso la comunità veneziana, poco abituata a simili atti violenti. Inoltre, la recente spaccata in Calle Larga, un’area frequentata da residenti e turisti, ha sollevato ulteriori preoccupazioni circa l’aumento della criminalità.
In risposta a questa crescente inquietudine, le autorità stanno implementando una serie di misure per garantire maggiore sicurezza. Bonaccorso ha sottolineato che l’azione della polizia non può essere circoscritta a interventi occasionali, ma deve proseguire con un monitoraggio costante, per prevenire nuovi crimini e contrastare l’ingresso di soggetti legati al crimine organizzato.
Il messaggio delle forze dell’ordine è chiaro: la sicurezza è una priorità e l’impegno per contrastare la microcriminalità continuerà, con l’obiettivo di restituire tranquillità e serenità ai cittadini.
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