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Venezia, spaccio sempre più invasivo

A Venezia e in Veneto, l'aumento dello spaccio e della microcriminalità provoca allarme tra i residenti, con episodi di violenza e degrado in crescita costante

Il ritorno al lavoro dopo la pausa ferragostana ha fatto trovare tutto come prima sul fronte della sicurezza nel Veneto. Nel centro storico di Venezia la Polizia è stata costretta ad aumentare la sorveglianza Cannaregio dopo le proteste dei residenti, angosciati dal giro di spaccio sempre più invasivo. La caccia ai pusher passa attraverso lo sgombero degli stabili abbandonati, che diventano spesso rifugio per senzatetto.

La denuncia del parroco

Il 18 agosto scorso è stato trovato un cittadino tunisino in un immobile vuoto nel sestiere con precedenti per spaccio e invasione di edifici. A Mestre l’ennesimo allarme del parroco della chiesa di Sant’Antonio.

A Marghera l’allarme è continuo da gennaio, quando don Mauro Haglich segnalava ragazzi che cercavano privacy in ogni anfratto della chiesa per iniettarsi una dose di sostanze stupefacenti. Racconta il parroco: “Ogni due giorni gli operatori ecologici di Veritas sono costretti ad intervenire per ripulire l’area di siringhe e materiali abbandonati.”

Nuovi rifugi per spaccio e tossicodipendenza

L’unico progresso riguarda il portico della chiesa, dove per due mesi fino a pochi giorni fa stazionava una coppia di tossicodipendenti. Ma è l’autolavaggio abbandonato in via Fratelli Bandiera a dare rifugio per la notte, o la vicina chiesa di San Michele, dove se si va a cercare tre cespugli spuntano materassi.

Non è servito nulla a rendere più ospitale la via con un murale inaugurato il 21 agosto scorso lungo cinquanta metri dell’artista C0110. L’autore ha dichiarato che voleva rappresentare l’estate come un momento in cui si sviluppano e vengono sperimentati diversi sentimenti come i primi amori, la scoperta, il gioco, il desiderio, la necessità di preservare l’ecosistema e la speranza. In realtà la scaletta accanto continua a fare da paravento di chi si buca.

Da Marghera a Verona

L’ex asilo Sacro Cuore, un tempo quartier generale di spacciatori, è stato demolito e ora ci si attende che venga costruita la nuova casa della comunità del ULSS Serenissima. A giorni dovrebbe iniziare anche la demolizione delle ex case popolari adiacenti da piazza centrale di Marghera. Ma nel quartiere gli edifici abbandonati non si contano.

Sono presenti non solo a Venezia, ma in tutto il Veneto, i casi di microcriminalità e tossicodipendenza. Gravi le condizioni di un giovane di origini srilankesi. Dopo una lite scoppiata domenica sera in un bar nel quartiere Golosine a Verona, è stato colpito violentemente alla testa e ha riportato gravi traumi. Il ragazzo è stato ricoverato in codice rosso nell’ospedale Borgo Trento.

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