Una Stagione di successi per la fondazione Teatro Stabile del Veneto
Si tratta di uno dei migliori teatri italiani. L’offerta è diversificata e articolata in una sorta di network tra il Teatro Goldoni di Venezia, il Teatro Verdi e il Teatro le Maddalene di Padova. Ma anche il Teatro del Monaco di Treviso e le preziose collaborazioni con Verona e Vicenza. Un investimento che non si limita soltanto alla produzione di spettacoli, ma che guarda soprattutto ai giovani con attività a loro dedicate e biglietti agevolati.
La presentazione della Stagione 2024-2025 della Fondazione Teatro Stabile del Veneto Teatro Nazionale si è tenuta a Palazzo Baldi a Venezia. Qui l’attore e regista Filippo Dini firma il suo primo cartellone come direttore artistico del teatro Stabile del Veneto, un cartellone che mette al centro il palcoscenico. Oltre 80 gli spettacoli, di cui 38 in abbonamento, 15 le produzioni e coproduzioni del teatro Stabile del Veneto. Un viaggio nel tempo tra i classici di, Shakespeare, Goldoni, Tolstoj, tra Ottocento e Novecento.
Il network e le collaborazioni
Dini debutta come attore e regista nei “Parenti terribili” che a novembre inaugura il cartellone del Teatro Verdi di Padova. A Venezia “Titizè. A venetian dream” con la Compagnia Finzi Pasca apre la stagione del Teatro Goldoni. “Molto rumore per nulla” è, invece, la co-produzione diretta da Veronica Cruciani scelta per aprire la stagione del Teatro del Monaco di Treviso.
Attese attrici e attori amati dal grande pubblico come Giuliana De Sio, Maria Amelia Monti, Marco Paolini, Andrea Pennacchi, Silvio Orlando, Alessandro Preziosi, Alessio Boni, Sergio Rubini, Luca Barbareschi, Paolo Calabresi e tanti altri. Arricchiscono la stagione le proposte fuori serie che portano Toni Servillo a Venezia, Giuliana Musso a Padova e Lino Guanciale a Treviso.
Inclusività e innovazione
Confermata la rassegna Maddalene Factory per la promozione di nuove drammaturgie e format teatrali. E ancora quattro spettacoli dedicati alle scuole superiori. Prosegue poi l’impegno del teatro Stabile del Veneto per un teatro inclusivo con le visite guidate, aperte al pubblico con disabilità a una selezione di produzioni teatrali accessibili a sordi e ciechi.
Il Teatro Stabile del Veneto ha una copertura del proprio bilancio, grazie ad una bigliettazione superiore al 50%. E nella parte di progettazione ha un 40% di investimento che deriva anche da finanziamenti privati. Insomma, un modello efficace di fare cultura, capace di mettere a sistema una Terra con tante diverse realtà.
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