Migliaia di immigranti economici premono al confine dell’Europa per entrare e si teme la destabilizzazione sociale ed economica dove entreranno illegalmente. Quello che però non tutti sanno è che gli imprenditori stranieri attivi in Veneto e a Venezia stanno crescendo, segnale che non tutti portano disagio e povertà e contribuiscono quasi per il 12% al PIL della regione.
I dati provengono da una ricerca della fondazione Leone Moressa secondo il rapporto annuale 2022 sull’economia dell’immigrazione pubblicato con il contributo della Cgia di Mestre gli imprenditori nati all’estero ma attivi nel Veneto costituiscono quasi il 10% della categoria e tra il 2010 e il 2022 questo numero ha avuto un incremento del 28,5% mentre le aziende aperte dagli imprenditori nati in Italia sono aumentate di appena il 13%.
L’integrazione, insomma, esiste e c’è una comunità che sta surclassando quella cinese ossia quella proveniente dal Bangladesh. In uno scenario in cui le imprese Italiane storiche chiudono per difficoltà o incertezza e a Venezia in Particolare.
Le parole di Enrico di Pasquale
“Il Bangladesh è la nazionalità che è cresciuta di più negli ultimi anni. +18% rispetto al pre Covid, quindi al 2019, ed è anche la comunità più dinamica anche dal punto di vista economico. Con 1300 imprenditori è la seconda nazionalità per numero di imprenditori dopo la Cina ed è la prima comunità per flusso di denaro inviato in patria.
Nel 2021, verso il Bangladesh e dalla provincia di Venezia, sono partiti 54,3 milioni di euro, il 40% del totale del flusso inviato all’estero dalla provincia di Venezia, quindi è questa la comunità più dinamica ed economicamente più vivace.”
I dati delle presenze di immigrati a Venezia e in Veneto
Gli stranieri sono i più esposti ai rischi d’impresa ma anche i più reattivi. Prova ne è che durante il Covid sono diminuiti, alcuni sono tornati nel loro paese d’origine o hanno rimandato nel loro paese le famiglie e le nascite infatti sono diminuite. Con la ripresa e le riaperture gli arrivi sono saliti nella regione: da 10 mila nel 2020 a 23 mila 2022 e i decreti flussi dal 2022 hanno incoraggiato il fenomeno. Tra questi ingressi quasi il 50% sono ricongiungimenti famigliari ma il 40% è dovuto ad assunzioni.
“Nel veneziano la presenza immigrata a residente regolare ha raggiunto, nel 2022, il 10.4% della popolazione con 87 mila presenza. Le comunità più numerose sono la Romania con 20 mila presenza, 23% del totale stranieri, e il Bangladesh con 10 mila presenze, 11.7% del totale stranieri. Significative anche le nazionalità dell’Est Europa inserite soprattutto nel lavoro domestico quindi Ucraina, Moldavia e Albania.” aggiunge Enrico di Pasquale.