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Venezia, Zaia sferza chi rifiuta il fine vita: “Ipocriti”

Il dibattito sul fine vita in Veneto si accende, con tensioni nella maggioranza di Centrodestra. Zaia difende il regolamento tecnico, mentre l’opposizione chiede una normativa chiara

 
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Fine vita in Veneto: scontro politico tra Lega e Fratelli d’Italia.

Tensioni sul fine vita in Veneto

La questione del fine vita continua a essere al centro del dibattito politico in Veneto, con tensioni all’interno della maggioranza di Centrodestra. La posizione del presidente della Regione, Luca Zaia, di voler procedere con un regolamento tecnico per garantire l’accesso ai cittadini a una possibilità sancita dalla Corte costituzionale, ha scatenato forti reazioni, in particolare da parte degli eurodeputati di Fratelli d’Italia, Elena Donazzan e Andrea Polato.

Francesca Scatto, presidente della Sesta commissione consiliare e rappresentante dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, ha difeso l’operato di Zaia, accusando invece alcuni esponenti politici di strumentalizzare il tema per fini elettorali.

“Il presidente non sta facendo altro che rispondere alle esigenze dei cittadini con scelte coraggiose. Chi accusa Zaia di agire per fini elettorali, in realtà sta cercando di bloccare un semplice regolamento tecnico per mantenere promesse fatte a certe associazioni”, ha dichiarato Scatto.

Il Centrosinistra

Sul fronte opposto, Erika Baldin, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha contestato le affermazioni di Donazzan, ricordando che il Disegno di legge Coscioni non è stato bocciato, bensì rinviato alla Quinta commissione per ulteriori approfondimenti.

“Chiedo che venga inserito al più presto in calendario. Anche l’elettorato di Destra è favorevole alla regolamentazione del suicidio assistito”, ha sottolineato Baldin,. Ha fatto riferimento a un sondaggio YouTrend del novembre scorso, secondo cui il 77% della popolazione italiana è favorevole a una legge in materia.

L’opposizione incalza

Baldin ha inoltre evidenziato l’apparente contraddizione della posizione di Zaia. Zaia, pur sostenendo la normativa in Veneto, fa parte di una maggioranza nazionale che ha deciso di ricorrere alla Corte costituzionale contro la legge toscana sul fine vita. “Zaia dovrebbe esigere maggior rispetto dell’autonomia regionale dalla sua stessa coalizione”, ha concluso.

Il dibattito resta aperto, e la spaccatura all’interno della maggioranza potrebbe influenzare le future scelte politiche sul tema in Veneto.

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