Può la moda essere davvero sostenibile, rispettando i principi dell’economia etica, sia a livello ambientale che sociale? E con essa anche un settore economico molto connesso ad essa, e cioè il turismo? Sono questi i grandi temi al centro di “Venice Fashion Week” (leggi il programma), la manifestazione, questa volta in edizione primaverile, promossa da “Venezia da vivere”, col patrocinio del Comune di Venezia, del Tavolo veneto della moda, della Fondazione Cologni dei Mestieri dell’Arte e la collaborazione, tra gli altri, di Vela e dell’Università di Ca’ Foscari.
Venice Fashion week
L’iniziativa, che si svolgerà da giovedì 30 marzo a domenica 2 aprile, è stata presentata martedì mattina, con una conferenza stampa, via web, a cui hanno preso parte gli assessori comunali alla Promozione del territorio, Paola Mar, e al Turismo, Simone Venturini, insieme agli organizzatori dell’evento: Laura Scarpa e Lorenzo Cinotti, di “Venezia da vivere”.
Il commento dell’assessore Paola Mar
“Bisogna davvero fare un doppio grande plauso – ha sottolineato l’assessore Mar – agli ideatori di questo evento: il primo per aver compreso, già dieci anni fa, il ruolo sempre più importante che la moda, il fashion, l’artigianato di alta gamma, stanno avendo sull’economia, e dall’altro di saper proporre ogni volta, nuovi temi ed occasioni di riflessione e di incontro, oltre che di conoscenza del lavoro di tanti nostri maestri.”
Le novità
Molte le novità di quest’anno, a cominciare dalla sezione “research” che propone due appuntamenti dedicati alla sostenibilità. Il primo, la mattinata del 31 marzo, nell’auditorium di The Human Safety Net alle Procuratie Vecchie, col patrocinio dell’Università di Ca’ Foscari, dal titolo “Venezia Turismo Sostenibile” (un incontro con gli stakeholder del turismo di Venezia, per condividere buone pratiche ed esplorare percorsi innovativi, per rendere il turismo una risorsa per il benessere e la vita della città).
Il secondo sabato mattina, 1 aprile, nell’ambito della Giornata della Moda sostenibile, in cui, a Palazzo Da Mosto, si confronteranno esperti di sostenibilità, ambiente e lavoro etico, e a cui seguirà, nel pomeriggio, a Palazzo Sagredo, il convegno “The True Colours of Fashion”, nel corso del quale i relatori condivideranno con studenti, accademici, creativi e imprenditori della moda i messaggi chiave della rotonda della mattina e la campagna “Good Clothes Fair Pay” di Fashion Revolution.
Il commento dell’assessore Simone Venturini
“Quello della sostenbilità – ha osservato l’assessore Venturini – è un tema fondamentale e di grande attualità, che deve essere analizzato anche in questo settore della moda, visto che a livello internazionale viene ancora troppo spesso disatteso, sia in ambito ambientale, che sociale, con lavorazioni portate in Paesi poveri per sottopagare materie prime e lavoratori.”
Atelier aperti
Fedele alla sua tradizione “Venice Fashion week” sarà però anche una vetrina speciale per conoscere e valorizzare, grazie all’iniziativa “atelier aperti”, il patrimonio, costituito da valenti artigiani, sarti, artisti e designer della città che operano nelle loro botteghe e studi. In programma inoltre, come da tradizione, incontri con i grandi designer e creatori di moda, spesso in cornici eccezionali, o in dimore veneziane ancora poco conosciute ma di grande fascino, come palazzo Rizzo Patarol.
Il commento del direttore operativo di Vela spa Fabrizio D’Oria
“E’ un evento – ho sottolineato in una nota il direttore operativo di Vela spa, Fabrizio D’Oria, che non ha potuto essere presente alla conferenza stampa – che appoggiamo con convinzione perché si inserisce tra gli eventi di qualità, calendarizzati in maniera continuativa nella città di Venezia, che generano un’attenzione al tessuto produttivo della città.”