Veritas, l’Iva applicata alla Tia. Problema sottoposto al Ministero

Veritas, l’Agenzia delle Entrate: “Il Ministero dell’Economia sarà investito del problema dell’Iva applicata alla Tia”

Qualcosa si sta muovendo nella vicenda dell’Iva applicata alla Tia. Da Roma, l’Agenzia delle Entrate ha fatto infatti sapere, su input di Veritas, che il problema sarà posto all’attenzione del ministero dell’Economia.
Si tratta di somme ingiustamente pagate dai cittadini – come sancito anche dalla recente sentenza della Corte di Cassazione, a sezioni unite – incassate da Veritas e dalle aziende che applicavano la Tia, ma mai trattenute perché versate all’Erario.
E’ un segnale positivo (il primo). Infatti, per ben sei volte l’Agenzia delle Entrate ha confermato la legittimità dell’applicazione dell’Iva alla Tia. E a queste direttive Veritas non ha potuto che attenersi, anche quando i magistrati, in diversi gradi di giudizio, hanno sentenziato l’esatto contrario.
Calcolare l’ammontare del rimborso non è semplice, soprattutto se si tiene conto che l’Agenzia delle Entrate ha pure confermato che ne saranno escluse le utenze non domestiche, dal momento che hanno avuto la possibilità di scaricare l’Iva.
In Italia la somma si aggira intorno al miliardo di euro e riguarda 18 milioni di italiani che hanno pagato l’Iva a partire dal 1999, anno di istituzione della Tia.
Nel territorio di Veritas l’ammontare complessivo presumibile è di circa 50 milioni di euro, ma dovranno essere fatte le debite proporzioni e i necessari calcoli. Veritas intende comunque coinvolgere le associazioni dei consumatori, che già in passato si sono occupati della questione.

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