Veritas: nessuna riapertura né nuovi inceneritori nel territorio

Prevista autosufficienza nel recupero energetico del Css

Veritas non prevede né riaperture di inceneritori né aperture di nuovi impianti.
È previsto, invece, il raggiungimento dell’autosufficienza nel recupero energetico del Css (combustibile solido secondario), che a partire dal 2025 non sarà più possibile cedere ad Enel per la trasformazione in energia elettrica.

Ecoprogetto

Attraverso la propria società controllata Ecoprogetto, gestisce gli impianti che trattano il rifiuto secco e lo trasformano in Css. Per quanto la quantità di questo rifiuto sia in continuo calo, nel 2018 sono state prodotte circa 60.000 tonnellate di Css, con beneficio per l’ambiente e riduzione della produzione di anidride carbonica da combustibile fossile.

La quantità di rifiuto secco è tendenzialmente in calo e nel 2018, Venezia è risultata la prima Città metropolitana italiana per percentuale di raccolta differenziata. Ecoprogetto toglie dai rifiuti materiali inerti ed elimina dal secco l’umidità residua, grazie al processo di bio-stabilizzazione, riducendone il peso di oltre il 30%. Questo processo consente a Veritas di limitare al 3% l’uso della discarica.

Le iniziative

Comunque, sono in fase di realizzazione iniziative per arrivare all’obiettivo della discarica zero e portare quindi al riciclo o recupero tutte le frazioni, nel pieno rispetto dell’economia circolare e in controtendenza rispetto ai sistemi di smaltimento prevalenti nel nostro Paese.

Tutti i cicli e i trattamenti di Veritas sono certificati e tracciati: una garanzia per i cittadini e il territorio.
Ecoprogetto, inoltre, continua a investire risorse per ridurre e raffinare il rifiuto secco e gli scarti delle raccolte differenziate; nonostante questo, una parte di rifiuto secco esiste ancora e viene trasformata in Css.

Le novità

Ecoprogetto ha presentato alla Regione Veneto – Direzione Ambiente, una richiesta di Via (Valutazione di impatto ambientale) per poter aggiornare le tecnologie già in funzione nei propri impianti di Porto Marghera.

La domanda di Via riguarda la possibilità di rimpiazzare il legno non riciclabile con il Css, che sarà utilizzato direttamente negli impianti di produzione energetica di Ecoprogetto, con evidente beneficio per l’ambiente in termini di emissioni di anidride carbonica.

Il progetto sottoposto a Via prevede anche l’uso del calore dell’impianto attualmente funzionante per essiccare i fanghi da depurazione civile prodotti nel nostro territorio, di ridurli e usarli come biomassa per recuperare energia. Anche in questo caso si tratta di un miglioramento per l’ambiente, dal momento che i fanghi non finiranno più in discarica, né in agricoltura, in linea con le migliori pratiche di trattamento di questi materiali, indicate anche dall’Organizzazione mondiale della Sanità.

Tutto questo in vista del cosiddetto decarboning, cioè il già avviato abbandono nel nostro Paese dell’utilizzo del carbone, previsto per il 2025.

Exit mobile version