Original Sin
Si tratta di una mostra personale, inaugurata l’8 novembre 2024 in via Querini 22 a Mestre, la sede di TRASPARENZE. Le sale trasmettono le emozioni e il lavoro dell’artista che, con le sue sovrapposizioni materiche, dona un’esperienza unica al visitatore. Sulle tele una molteplicità di visi, di frammenti e di segmenti si susseguono, sovrappongono e accompagnano, in una danza di emozioni che l’artista ci dona.
Christian Humouda, critico d’arte: “I quadri di Roj Moniego Marceau sono una bella commistione di passato e presente una visione personalissima di quelli che sono questa moltiplicazione di visi che sono modernissime e allo stesso tempo però antichi. Trasmettono secondo me quella che è la vera essenza delle persone rappresentate.”
L’espressionismo di Roj Moniego Marceau
Matrice dell’arte di Roj è chiaramente l’espressionismo, corrente artistica di cui si serve per poter riproporre la sua indagine sul mondo, sulle persone, suoi loro sentimenti e sulle loro esperienze.
Le parole di Roj Moniego Marceau riferite a una delle sue opere “Io questo quadro l’ho fatto dopo aver guardato attentamente un documentario su Amy Winehouse, appunto il soggetto del quadro, e riflettendo alle dinamiche che conoscevo venendo dal mondo della musica e da quel tipo di sollecitazioni.”
“Sono andato a memoria: il personaggio era entrato dopo 3-4 giorni di riesumazione di immagini, di frammenti, di documentari, di canzoni… Il personaggio per me ce l’avevo dentro e l’ho buttato fuori così.”
“Il procedimento è lungo perché sotto c’è un lavoro di carboncino, caffè, colla, c’è un substrato. Io lavoro di superfici che si sovrappongono una all’altra.”
Tra passato, presente e futuro
Roj Moniego Marceau risulta essere un artista che dialoga con il passato e il col presente, ma che si proietta l futuro. Rielabora in maniera del tutto originale la figurazione astraendola da ciò che ai nostri occhi risulta “reale”.
Questo lavoro, assieme alla scelta materica, dona al soggetto rappresentato su tela una sua consistenza, una personalità che l’artista ha colto nel corso della strutturazione del quadro.
GUARDA ANCHE: Palazzo Loredan, Crepax e Macola – fumettisti e cugini