Marco Toso Borella ci porta alla scoperta della Basilica dei Santi Maria e Donato nell’isola di Murano a Venezia. E’ proprio in questo luogo che possiamo osservare l’undicesima stazione della Via Crucis in Vetro di Murano. E’ stata creata secondo un’antica tecnica che appartiene ai muranesi da secoli. GUARDA LA DECIMA STAZIONE
Via Crucis in Vetro di Murano, l’undicesima stazione
Al di sopra del suo capo posero la motivazione scritta della sua condanna. “Questi è Gesù. Il re dei Giudei.” Il male ultima il suo compito. La bestialità istintiva, a sinistra, e la ferocia serena, a destra, piantano i chiodi sulla carne e sulla croce con la medesima violenza e crudeltà. essendo diverse solo in apparenza.
Il demone Gerione, la bestia che Dante descrive con volto di Uomo giusto e corpo mostruoso, sembra scindersi in due per colpire e oscurare la luce. Sullo sfondo la Gerusalemme Celeste che è ritratta, probabilmente, due volte sul pavimento e si riflette come davanti allo specchio.
Gli archi, che si contrappongono simmetricamente, sembrano richiamare un antico mosaico che rappresenta la Gerusalemme nel sesto secolo. Gesù è al confine tra vita e morte e perdona chi lo vuole spingere al di là dell’esistenza. Tenebra e luce si riflettono anch’esse, contrapposte l’una con l’altra.