La sfida alla tempistica, la Via del Mare deve concretarsi
Le tempistiche della strada, che si spera metta fine alle lunghe code estive dei pendolari diretti alle spiagge, sono state illustrate oggi in un incontro tra l’assessore e alcuni sindaci. Lo scorso 12 gennaio la Regione ha sottoscritto il contratto di concessione con il Consorzio Stabile SIS e oggi l’incontro aveva l’obiettivo di conoscere le criticità. Risolti i nodi, la Giunta Regionale intende chiudere il progetto definitivo entro quattro mesi per dare poi il via alla fase organizzativa e tra tre anni dovrebbe avvenire il taglio del nastro.
Elisa De Berti, assessore regionale veneta alle infrastrutture: “Tutte le autorizzazioni all’approvazione della progettazione, perché comunque dovrà passare in CIPES, dovranno essere concluse entro la fine dell’anno e poi potranno partire i lavori. Già oggi sono emerse importanti criticità, segnalazioni o attenzioni da parte dei sindaci. Adesso il concessionario, con le strutture regionali e gli uffici tecnici di tutti i comuni interessati dall’opera, inizieranno le riunioni.”
L’incontro tra le istituzioni per una viabilità migliore
I tempi celeri piacciono a Roberta Nesto, sindaco del comune di Cavallino Treporti, che si augura altrettanta velocità per la costruzione del tratto che dovrebbe far finire le giornate da incubo anche per chi raggiunge le spiagge del Cavallino.
Le parole di del sindaco Nesto: “Un importante momento oggi in Regione con l’assessore De Berti e l’assessore Calzavara che ci ha veramente illustrato la tempistica molto breve per la Via del Mare. Questa importante opera per i nostri territori è sicuramente fondamentale, ma altrettanto fondamentale è la continuazione dalla rotonda Tosano fino al nostro territorio. Noi abbiamo iniziato ormai un anno fa a confrontarci con Veneto Strade, con Regione Veneto, con l’assessorato e continueremo in questi mesi proprio per arrivare pronti al nuovo step che è altrettanto fondamentale.”
Lavoro di squadra necessario tra diversi comuni, categorie economiche e cittadini
Rimane la resistenza di alcuni comuni dell’entroterra come Silea, Roncade, Monastier, Meolo, Fossalta di Piave, i cui sindaci hanno presentato ricorso al TAR e non si sono presentati oggi a Palazzo Balbi. Chiedono opere di compensazione e mitigazione visto che la strada, dicono, serve soltanto a chi attraversa i loro territori, già gravati dall’accesso alla Pedemontana Veneta. Qualcuno obietta, però, che le lunghe code sopportate da quei comuni non sono una valida alternativa.
Elisa De Berti, assessore regionale veneta alle infrastrutture: “Lo abbiamo detto: c’è bisogno di un lavoro di squadra trasversale perché è un’occasione che non possiamo permetterci di giocare male. Quindi, confido la disponibilità da parte dei sindaci e ci sarà anche da parte delle categorie economiche. I cittadini devono avere la serenità anche di poter capire come funzionano le esenzioni, perché non ci saranno i caselli. Sarà un sistema free flow, quindi ci saranno dei portali, ma in questo hanno già dato disponibilità anche i sindaci per far sapere ai cittadini come ci si deve comportare.
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