Il giro di vita e di controlli in Via Piave sta spingendo i pusher nelle periferie al punto che nei quartieri mestrini arrivano segnalazioni circa l’aumento della presenza di spacciatori e clienti.
Marghera e Mestre, le lamentele dei cittadini
A Marghera, in particolare, ci sono segnali tangibili al punto che proprio nell’area dove dovrebbe sorgere la nuova questura a ridosso della stazione ferroviaria sono comparsi bivacchi e siringhe.
I residenti del quartiere da sempre lamentano un trattamento di serie B rispetto al centro di Mestre. In questi giorni hanno richiesto pattuglie fisse per scoraggiare gli spacciatori in fuga dai blitz di polizia e carabinieri. Mentre il questore Maurizio Masciopinto continua ad incontrare in un camper i mestrini in Via Piave due volte alla settimana per raccogliere le loro segnalazioni.
Di più, i margherini più impegnati stanno stilando la lista degli edifici abbandonati diventati il quartier generale di nigeriani e nord africani per incontrare i loro clienti.
Arresto a San Donà di Piave
Non solo nella periferia di Mestre, i carabinieri in questi giorni hanno arrestato un nigeriano nei pressi della stazione ferroviaria di San Donà di Piave, senza fissa dimora e con precedenti con nove dosi di eroina e tre di cocaina dopo che era stato soccorso un giovane portogruarese causato dall’assunzione di stupefacenti.
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