Hanno cenato assieme: l’uomo ha cercato di stordirla con l’alcol, al punto che la ragazza si è stesa sul letto incapace di reagire. Ed è stato allora che lui ha provato a fare sesso con lei toccandola nelle parti intime. Ma lei si è ribellata e lui ha desistito e se ne è andato.
Violenza sessuale
Il giorno dopo ci ha riprovato, minacciandola di mandare alla famiglia foto di lei nuda e la studentessa ha sporto denuncia. Il pubblico ministero si è subito attivato e ha inviato gli agenti della squadra mobile padovana nell’appartamento dell’uomo, trovando il cellulare con i messaggi ricattatori. 23 grammi di marijuana, due grossi coltelli e pistole giocattolo prive del tappo rosso.
Le parole di Zaia sulla violenza sventata dalle forze dell’ordine
Luca Zaia si è complimentato per l’operazione lampo: “Ancora una volta la prontezza, la preparazione, la capacità di indagine degli agenti della Squadra Mobile della Questura di Padova, coordinati dal nuovo Questore Marco Odorisio, hanno permesso di impedire che una giovane studentessa libanese indifesa e rimasta da sola in Italia per le feste, potesse essere vittima di violenza sessuale.
A nome mio personale e della Regione del Veneto voglio esprimere un ringraziamento a tutti gli agenti coinvolti nell’operazione, che in un giorno di festa hanno svolto egregiamente il loro lavoro, arrestando un giovane 27enne che ha minacciato, terrorizzato e tentato di violentare la ragazza, che ha avuto la forza e il coraggio di chiedere aiuto e chiamare il 113 per denunciare quanto le stesse accadendo. Grazie alle indagini avviate immediatamente dopo la telefonata, gli agenti della Squadra Mobile della Questura sono riusciti ad identificare il giovane, a risalire al suo domicilio, e a coglierlo in flagranza di reato”.
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