Venezia Mestre. Violenza sulle donne. Carabinieri notificano divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati all’ “ex violento”.
Nella mattinata di mercoledì i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Mestre hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa nei confronti di A.A. di anni 64, originario del milanese ma di fatto domiciliato a Venezia, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Venezia, sulla base delle risultanze delle indagini avviate dai militari dell’Arma di Mestre a seguito della denuncia presentata dall’ennesima donna nei confronti della quale sono state accertate condotte vessatorie, atti di prevaricazione e violenze che hanno portato all’applicazione della misura cautelare.
La storia aveva inizio circa 5 anni fa quando l’uomo, titolare di attività commerciale in Venezia riceveva in visita nel proprio negozio di una 44nne anch’ella titolare di un’attività, con la quale – a distanza di tempo – iniziava un menage sentimentale durato fino all’autunno del 2017 allorquando la donna interrompeva la relazione.
L’uomo, che aveva evidenziato fin dall’inizio del rapporto un comportamento geloso e possessivo nei confronti della donna, iniziava così una serie di condotte e atteggiamenti vessatori, atti di prevaricazione e violenze tale da ingenerare nella vittima un costante stato di paura.
In particolare il 64nne, geloso di una nuova relazione che la donna aveva instaurato al termine del loro rapporto, si spingeva al punto di pedinarla, insultarla e minacciarla ovunque la incontrasse fino a impedirle l’accesso alla sua attività commerciale.
Gli atti di gelosia consistevano in insulti, minacce e forme di controllo al negozio della donna ma anche aggressioni fisiche tanto da terrorizzare la vittima a tal punto da costringerla a farsi scortare da un amico e richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per accedere al negozio.
A seguito della denuncia acquisita presso la “Stanza tutta per se’” inaugurata due anni fa presso la Compagnia dell’Arma di Terraferma con il Club Soroptimist e gli accertamenti svolti dagli investigatori dei carabinieri, veniva richiesta dal p.m e convalidata dal giudice la misura di cautelare che prescrive all’uomo di mantenere dai predetti luoghi e dalla persona offesa ivi compreso la sede dell’attività della parte offesa una distanza non inferiore a trecento metri con divieto di comunicare con la vittima.
Il contrasto alla violenza sulle donne e l’ascolto delle vittime di atti persecutori rappresenta per i Carabinieri una priorità istituzionale contrastata con ogni risorsa e mezzo messo a disposizione dalla legge.