La tempesta Vaia ha messo in ginocchio il mondo delle vongole. Ora le cooperative stanno mettendo appunto un piano per salvaguardare il settore tutelando imprese ma anche intervenendo per proteggere i fondali.
L’inizio della rovina dell’habitat marino
Tutto è incominciato nell’autunno del 2018 quando la tempesta Vaia dopo essersi abbattuta sulle aree montane del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige, ha causato violentissime raffiche di scirocco e mareggiate.
Maree altissime che hanno modificato le componenti biologiche del mare entro le tre miglia dalla costa. Una ricerca promossa dalla Lega Coop ha portato alla scoperta che è stato soprattutto l’habitat di un particolare tipo di vongole, i Lupini, ad essere devastato.
Da tre anni a questa parte la raccolta e la vendita di questi mitili si è ridotta di almeno la metà. A peggiorare l’ambiente marino per le vongole si sono aggiunti i dragaggi per il recupero della sabbia necessaria per ricostituire le spiagge divorate dalle mareggiate.
Il piano dei pescatori
Il piano dei pescatori consiste in una suddivisione delle imbarcazioni in attività diversificate e la pesca a rotazione.