5 ricoverati, 8 positivi e 35 persone in isolamento in più. Il Covid non scompare anzi riavanza e Luca Zaia non nasconde la paura di una reinfezione. “Questi indicatori , ha detto oggi nell’incontro con i giornalisti non sono buoni per me. Se ci fosse una reinfezione pensate cosa uscirebbe da una spiaggia o una piazza affollata”.
Zaia e l’aumento dei positivi
Dati in crescita che hanno acceso una piccola spia di allerta nella mente del governatore, il quale si è appellato anche oggi ai veneti, chiedendo loro di rispettare le regole. «Questi indicatori non sono buoni – ha commentato Zaia – La “festa della liberazione” non funziona. Lo sport nazionale di non indossare più la mascherina e il fregarsene degli assembramenti rischiano di metterci nei guai. Le spiagge piene e gli assembramenti in piazza sono il modo migliore per veicolare un virus che è terribile.
In questo momento stiamo vivendo una fase in cui ognuno di noi deve decidere se andare a schiantarsi oppure se salvare la propria vita e quella degli altri cittadini. In questa condizione, non è il caso di diffondere allarmismi, però ho l’obbligo di dire ai cittadini di fare attenzione perché di Coronavirus si muore. E nessuno di noi ha alibi, perché se ci comportiamo in maniera corretta, il virus non torna. Il virus non va aiutato e ci sono dei cittadini che lo stanno aiutando. Se lo si vuole capire, bene, altrimenti la contabilità la faremo alle porte dell’ospedale».