Ci vuole una campagna di comunicazione efficace per spiegare che l’assembramento va evitato. Chiudendo i teatri e le piste da sci ma lasciando aperte le piazze non si esce dall’epidemia. Questa la proposta di Luca Zaia che teme la zona rossa dato che il tasso di contagio nel Veneto è tra i più alti del paese
Zaia, conferenza stampa 30 novembre
“Abbiamo raggiunto una fase alta della curva che consideriamo apicale, nella quale non si cresce né si cala con i ricoveri, una fase di stabilità. Quanto durerà questo stato di “pianoro”? Non è possibile stabilirlo. Adesso dobbiamo fare attenzione agli assembramenti. Se si guardano i dati, negli ospedali ci sono quasi 3000 persone ricoverate, la punta più alta di marzo era 2.400, ma va considerato il rapporto positivi-tamponi. Oggi abbiamo meno incidenza dei positivi sui tamponi fatti” commenta il governatore Zaia. «E abbiamo anche una mortalità minore, +1% rispetto a novembre 2019, mentre a marzo era +32% rispetto a marzo 2019 – spiega Zaia -, ma abbiamo negli ospedali +600 persone ricoverate rispetto a marzo. Oggi il virus circola molto di più, siamo tutti liberi mentre a marzo eravamo in lockdown, questo va ricordato”.
L’assessore Bottacin conferma: “Abbiamo raggiunto quello che prevedevamo essere il numero massimo di ricoveri. Adesso o l’Rt cala come sta accadendo in Italia, dove le restrizioni sono però maggiori, oppure l’Rt resta sopra l’1 oppure cresce e questo potrebbe comportare la ripresa della salita della curva”
Il nuovo Dpcm
Cercheremo di capire quali siano davvero le proposte, andremo con spirito collaborativo, il Dpcm del 3 dicembre è elemento centrale della battaglia contro il Coronavirus, dovrà affrontare Covid, influenza e la più grande campagna vaccinale mai fatta
Sulla stagione invernale
“Sulle piste da sci, vorrei capire quali saranno i principi fondanti del Dpcm, l’assembramento è il vero problema? Allora non si possono chiudere le piste e non altre realtà. Il Governo deve fissare dei pilastri e a cascata ci saranno delle misure, ma partire dicendo “tu sì”, “tu no”, non mi pare ragionevole. E’ difficile spiegare la pista da sci chiusa e l’happy hour in piazza con assembramento”
Il Veneto, Rt da record, rischio di cambiare zona
“Siamo stati tre settimane in zona gialla, ma se non investiamo nell’evitare gli assembramenti allora si alzerà l’Rt e noi passeremo ad un colore diverso di zona. Per ora Rt in Veneto è 1.20, tra i più alti in Italia – l’avvertimento di Zaia suona come un campanello di allarme -. Noi abbiamo fatto qualcosa di unico con le ordinanze che hanno chiuso i negozi la domenica e regolamentato gli ingressi, che hanno ridotto gli assembramenti e i passeggi nei centri storici e nelle località turistiche. Ma ricordiamo che l’Rt è legato strettamente all’incremento dei positivi, per questo insisto sul bisogno di distanziamento”.
I prospetti per le vacanze invernali
“Non abbiamo novità, il Governo ufficialmente non ci ha detto nulla. Il ricongiungimento familiare classico del Natale è importante e spero ne parleremo oggi con Roma
I tamponi fai da te
“Il mondo andrà in quella direzione: il tampone fai da te è la risposta” ribadisce Zaia. “Io trovo strano che nonostante noi abbiamo posto la questione di validare il tampone fai da te, non abbia visto molto entusiasmo. E siamo qui fermi, prepareremo le carte e andremo avanti. Forse la nostra colpa è quella di esserci messi al lavoro su questo troppo presto, Rigoli sta lavorando al progetto e alla sperimentazione da tempo”.