Da domani, martedì, arriva un taglio accise di 25 centesimi al litro di benzina e gasolio. “Bruscolini”, è in sintesi quello che pensano categorie economiche e famiglie: “far scendere il prezzo del carburante a 1.93 e 1.91 euro non è sufficiente ad aiutare la produzione a tenere bassi i prezzi”.
Taglio accise
Negli ultimi 12 mesi gli aumenti sono stati del 40% e del 51% alla pompa. Dunque, “se il Governo Draghi vuole davvero dare una mano”, dicono i camionisti, “metta mano a tutte le accise. Anche perchè, attraverso l’Iva, chi ha speculato sul prezzo della benzina finora, è stato soprattutto il governo italiano.”
Daniele Nicolai, CGIA di Mestre
“E’ del tutto insufficiente il provvedimento governativo preso per ridurre le accise sui carburanti di 25-30 cent al litro. Si tratta di un provvedimento che verrà effettuato con una copertura riguardante gli extra profitti delle imprese energetiche e che quindi non ha nessun extra costo per lo stato. Anzi lo stato, beneficiando dell’aumento del prezzo sui carburanti, ha anche incassato più Iva in questo periodo economico. La CGIA suggerisce di fare molto di più. Di tagliare le accise di almeno il 50%. In questo modo il prezzo dei carburanti potrebbe scendere di 1.70/80 euro al litro. Questo sarebbe un modo per venire incontro a una serie di artigiani che stanno effettuando dei sacrifici e fronteggiando dei costi molto forti.” ha affermato Daniele Nicolai, CGIA di Mestre.
Il premier Draghi
Il premier Draghi, invece, lo ha spiegato ancora venerdì scorso, dovendo rendere conto all’UE, ha deciso di praticare questo sconto, perchè la somma a cui rinuncia, 800 milioni di euro, non graverà sulle tasse dello stato. Questo sconto infatti, è una cifra recuperabile con la tassazione degli extra profitti.
Sarà la commissione europea a decidere su ulteriori tagli delle accise e dell’Iva. Ciò avverrà in una relazione che presenterà alla vigilia del vertice, in programma questa settimana, giovedì 24 e venerdì 25 a Bruxelles. In quell’occasione Mario Draghi punta anche ad ottenere l’ok di tutti i Paesi di mettere un tetto al prezzo del gas che freni la speculazione.
Non è sicuro che la richiesta andrà a buon fine perchè i Paesi del Nord, Germania, Paesi Bassi, Finlandia, Danimarca ed Estonia, sono contrari, preoccupati al rischio di tagli alle forniture.
Il governatore del Veneto, Luca Zaia
Sui tagli alle accise concorda anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, che torna a segnalare famiglie in difficoltà a causa del caro energia, come durante l’emergenza Covid.
“Intervenire tempestivamente sul corso dell’energia e aiutare le famiglie e le imprese. Metter mano al piano RR e, qualora fosse possibile, andare a rinegoziarlo perchè la guerra in Ucraina ha cambiato il contesto socioeconomico. E ovviamente mettere in piedi tutte quelle azioni tipiche dell’aiuto della popolazione perchè c’è chi non ha da mangiare. Rendiamoci conto che siamo tornati a parlare di persone che non riescono a sbarcare il lunario.” ha affermato Luca Zaia