“Non sono mancati i momenti di tensione”, Zaia commenta così la discussione con il Governo al Comitatone. Al tavolo erano presenti il ministri alle infrastrutture, Paola de Micheli, e ai beni culturali, Dario Franceschini, il sottosegretario alla presidenza della Repubblica Andrea Martella, il sottosegretario al ministero dell’Economia e Finanze Pier Paolo Baretta, il commissario del porto e provveditore Cinzia Zincone, il commissario del Consorzio Venezia Nuova Elisabetta Spitz, i sindaci dei Comuni del Veneziano e la Regione.
La posizione di Zaia era quella sostenuta già nel 2017
“Ho cercato di tenere la posizione del precedente Comitatone, quello del 2017, per far passare le grandi navi nel canale dei Petroli e poi farle passare per Porto Marghera. Da parte del Governo però c’è questa linea rispettosa dell’indirizzo Unesco. Perciò ci siamo lasciati con un nulla di fatto”. Queste le prime parole di Zaia.
La questione del terminal Vtp
“Un’altra questione aperte è quella del terminal Vtp: è necessaria una proroga della concessione in quanto la regione fa entrare le navi lì. Ad oggi non siamo riusciti ad avere una risposta sulle concessioni, sulla viabilità acquea e anche sulle risorse per le opere. Noi continuiamo a sostenere la soluzione Marghera, proposta dal ministro Graziano Delrio“.
Dalla legge di Bilancio nessun finanziamento per la salvaguardia di Venezia
“Dalla legge di Bilancio abbiamo smascherato le bugie del Governo. Non è stato stanziato nemmeno un’euro per la salvaguardia di Venezia. Le risorse annunciate dal ministro dei trasporti Paola de Micheli si riferiscono a somme destinate in precedenza: 60 milioni si riferiscono al 2019 e 40 al 2017 ultima rata. In tutto ciò Roma mi ha anche bocciato l’emendamento in cui chiedevo il rifinanziamento della legge speciale da 300 milioni in due anni”. Tuona Zaia.
Le dichiarazioni di Gianfranco Bettin
“Viene per la prima volta presa in considerazione la strategia di far passare le grandi navi fuori della laguna. Ma l’approdo provvisorio a Porto Marghera comporta molti rischi e problemi. Occorre quindi fare delle valutazioni in questa fase di transazione. Ma, finalmente, la notizia più importante è che si comincia a considerare il gigantismo navale incompatibile con Venezia”. Queste le parole di Gianfranco Bettin, ex Presidente della Municipalità ed ora consigliere comunale di Venezia.
Un Commento