Il presidente Luca Zaia sulle barricate. I numeri continuano a calare, non si deve abbassare la guardia, ma basterebbe il distanziamento, ha detto oggi a Marghera attaccando il comitato tecnico scientifico e le misure contraddittorie che sta elaborando.
Il bollettino
I dati di oggi riportano 1.113 casi in più di ieri, i totali positivi in questo momento sono 24.057 (meno 536 rispetto a ieri). I ricoveri in ospedale si attestano su 1.688 ricoverati, di cui 1.452 in area non critica, 30 in meno di ieri. Mentre in terapia intensiva il dato è di 236 ricoverati, 8 in meno rispetto a ieri. I decessi sono 23.
Considerazioni sul decreto
“Una prima considerazione: noi non stiamo parlando di riaperture. A maggio dell’anno scorso noi riaprivamo tutto. Non stiamo pensando di ripartire perché la stragrande maggioranza delle attività è rimasta aperta. Stiamo parlando della riapertura di alcune attività rimaste chiuse: bar, ristoranti, palestre, piscine, teatri, cinema e mondo dello spettacolo in generale.
Difficile spiegare che la partita fra scapoli e ammogliati si può fare dal 26 mentre la palestra si riapre l’1. Difficile spiegare che tu vai ad aprire ristoranti soltanto all’aperto in un contesto nel quale è impossibile mangiare fuori.
Non c’è nessuno che ha il coraggio di dire che qua fa freddo? Difficile pensare che dal primo giugno si posso aprire i ristoranti anche la sera in zona gialla fino alle 18. Spiegami la ratio epidemiologica. Premesso che hai fissato il coprifuoco alle 22, vuoi spiegarmi perché neanche fino alle 22? Il virus è più letale di notte? No, se non non ci preoccuperemo delle scuole”, ha detto il Governatore Luca Zaia. GUARDA ANCHE: Jesolo, coprifuoco alle 22 fino a luglio: piovono le disdette
Equilibro nelle decisioni
“Ci vuole un equilibrio anche come approccio. Se do in mano alla scienza la decisione, qualcuna di queste decisioni sembrano incongruenti rispetto ad altre che erano già vigenti. E’ fondamentale, però, dire che le regioni prevedevano che si aprisse anche in zona rossa aumentando il distanziamento fra i tavoli.
Alla domanda se da qui all’infinito possiamo pensare di continuare con le restrizioni, tutti noi rispondiamo: no!”. GUARDA ANCHE: Coprifuoco alle 22: imprenditori attaccano i virologi
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