Se non si toglie il coprifuoco il turismo non riparte. Il presidente del Veneto Luca Zaia tranchant sulla questione. Non essendovi i locali notturni aperti, ha detto, è chiaro che gli assembramenti ci sono durante il giorno. Nulla di nuovo poi sul fronte dei vaccini che sono finiti. Sentiamo Zaia.
Il Bollettino
Sono 255 (+96) i nuovi casi di positività al Covid-19 nelle ultime ventiquattro ore in Veneto e 8 i decessi. I ricoverati sono 773 (-60), 92 (-1) di questi sono in rianimazione e 681 (-57) in area non critica. I soggetti positivi sono 9704. l totale degli infetti dall’inizio della pandemia è salito a 422.488 persone, le vittime sono state 11.540.
Il Veneto vicinissimo alla zona bianca
Noi, stando ai dati, abbiamo ragionevoli motivi di andare in zona bianca dal 7 giugno: dobbiamo confermare il trend. La mia posizione è questa: bisogna cominciare le aperture e cancellare il coprifuoco, ma senza abbassare la guardia.
Quest’ultimo è purtroppo diventato un simbolo, ma il virus non è più aggressivo la notte, considerando che i locali rimangono chiusi. i maggiori contatti avvengono, in realtà, durante il giorno, ad esempio in ufficio o nei mezzi pubblici. Se il coprifuoco non venisse abolito prima del 21 giugno, come da decreto, non ci sarebbero veri vantaggi, da questa prospettiva, nella zona bianca. Non dev’essere un liberi tutti, ma devono esserci delle linee guida.
A livello turistico è importantissimo dare un segnale. Dalla prossima settimana, se la disponibilità di vaccini lo permetterà, apriremo la corsia per gli operatori turistici e dei centri estivi. Verranno mantenute la categoria 4 e quella dei 40-49. Per quanto riguarda le altre categorie, il cerchio si sta stringendo.
Dal 10 al 16 giugno, però, ci saranno meno vaccini. Dovevamo riceverne 259.436, ma ne arriveranno meno, oggi hanno consegnato lo Pfizer, lunedì Moderna. Come Veneto, comunque, abbiamo avuto l’idea di provare alcune sperimentazioni sulle discoteche. Vorremmo aprire pochi locali e fare un monitoraggio.
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