Un anno prima delle Olimpiadi
A un anno esatto dall’accensione del braciere olimpico, il Veneto scalda i motori per Milano-Cortina 2026. Nonostante le iniziali perplessità e le immancabili polemiche, i lavori per le infrastrutture procedono e la regione si prepara a vivere uno degli eventi sportivi più importanti della sua storia.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha voluto ribadire con forza che il territorio non solo è pronto ad accogliere i Giochi, ma lo farà con infrastrutture rinnovate e con uno slancio che potrebbe segnare un nuovo capitolo per le Dolomiti.
“Siamo pronti – ha dichiarato – e abbiamo portato a casa investimenti che mai avremmo visto senza le Olimpiadi”. Tra questi spiccano 1,8 miliardi di euro di opere pubbliche, che spaziano dalle strutture sportive fino ai potenziamenti infrastrutturali tanto attesi dai residenti e dai turisti.
Il bob a Cortina
Uno dei nodi più discussi è stato il rifacimento della pista di bob Eugenio Monti, un progetto che inizialmente aveva sollevato dubbi per costi e tempi. Tuttavia, il cronoprogramma sembra procedere con slancio, con i lavori in anticipo sulle previsioni e l’obiettivo di concludere il cantiere per i test già nel 2025. “Sarà un impianto moderno, all’altezza dei grandi eventi”, assicurano gli addetti ai lavori.
Oltre al valore sportivo, l’effetto Olimpiadi avrà un impatto determinante sul tessuto economico e turistico del territorio. Zaia ha parlato di due milioni di spettatori attesi a Cortina e di una vetrina globale che porterà il nome delle Dolomiti in oltre 3,5 miliardi di case nel mondo. Numeri che fanno sognare albergatori, ristoratori e operatori turistici, pronti ad accogliere l’ondata olimpica.
Orgoglio italiano
Ma non è tutto: il Veneto ha già incassato un altro grande successo con l’assegnazione delle Olimpiadi Giovanili Invernali del 2028, confermando la regione come un riferimento per gli sport sulla neve.
“Un’occasione unica per il nostro territorio – ha concluso Zaia – che segnerà un nuovo rinascimento non solo per Cortina, ma per tutto il Nord-Est”.
L’entusiasmo cresce, e mentre il conto alla rovescia continua, il Veneto si prepara a scrivere una nuova pagina della sua storia sportiva.
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