Zaia si dimostra categorico riguardo ai provvedimenti e misure ferree da adottare per gli spostamenti e perla relativa auto quarantena che ne deriva. Secondo il Presidente del Veneto bisogna portare al penale l’isolamento fiduciario della persona anche qual’ora negativa. Ad oggi è presente solo un ammenda pari a 1000 euro che non può essere rafforzata dallo stesso Luca Zaia con il penale. Questo spetterebbe dunque al governo, come massima misura da adottare per l’intero territorio.
La posizione di Zaia riguardo al ricovero coatto
Luca Zaia pone l’attenzione anche sul ricovero coatto, nonostante l’introduzione dallo stesso della denuncia d’ufficio vi è bisogno di ulteriori provvedimenti. Il Presidente del Veneto, in accordo anche con il ministro Speranza, spinge per trovare una possibile modalità(rafforzata anche con un decreto) per fare in modo che i sanitari (unici titolati) siano i soli a poter decidere riguardo l’isolamento fiduciario presso la residenza o il ricovero se il positivo è grave.
La situazione attuale per gli spostamenti
La situazione attuale prevede che, ad esclusione di 36 paesi, tutto il resto del mondo faccia il periodo di quarantena se arriva (in questo caso) in Italia. In contrasto però, il Dpcm afferma che, recandosi in quei paesi un lavoratore o cittadino comune entro le 120 ore non ha l’obbligo di auto-quarantena. Secondo Zaia questo risulta essere un problema: lo ore che equivalgono a 5 giorni circa non escludono la possibilità di contrarre infezioni. Non solo il cittadino, ma anche il lavoratore deve preservare la salute nazionale, un positivo all’interno di un azienda, infatti, è un aggravante maggiore per il versante economico.
Zaia chiede maggiore responsabilità
Il presidente Luca Zaia continua con un esempio per rendere più chiara la situazione: se un italiano dovesse rientrare dall’America la prima cosa da fare sarebbe quella di auto isolarsi e di segnalare la sua presenza e condizione all’Ulss.