La pressione ospedaliera sta crescendo drammaticamente nelle altre regioni e nel Veneto è al limite. I ricoveri in rianimazione sono raddoppiati in dieci giorni da 88 a 202. Ce ne parla Luca Zaia
Il bollettino di oggi
I dati di oggi riportano 841 casi in più di ieri, i totali positivi in questo momento sono 35.324 (+318 rispetto a ieri). I ricoveri in ospedale si attestano su 1.614 ricoverati: di cui 1.412 in area non critica, con un aumento di 35 persone. Mentre in terapia intensiva il dato è di 202 ricoverati, con un aumento di 6 persone. I decessi sono 10.
Blocco di un altro lotto di AstraZeneca
I Nas dei carabinieri, in via precauzionale, hanno bloccato un altro lotto di vaccini AstraZeneca (ABV5811), già sospeso ieri dalla Regione Piemonte. Zaia ha affermato che questa procedura si è resa necessaria per fare chiarezza a seguito della morte di un docente.
La partita, pervenuta anche nelle aziende sanitarie Ulss 3 e 4, sono state somministrate 20.300 dosi in Regione, su un totale di 41mila.
Zaia :«Spero si faccia chiarezza immediata sulla situazione, perché abbiamo ferme più di 20mila dosi e così la campagna vaccinale va a rallentatore».
Le dichiarazioni di Luca Zaia
“La percentuale di positivi è del 7,17%, dallo 0,5-1% di due mesi fa il valore è cresciuto molto. Abbiamo 202 pazienti in terapia intensiva e 1412 in area non clinica. Dieci giorni fa eravamo a 88 persone in terapia intensiva. Se oggi fosse febbraio avremmo esaurito i posti disponibili in terapia intensiva. Per il momento il sistema sanitario veneto riesce ancora a sostenere la situazione”.
Poi aggiunge: “La scuola chiude a prescindere dalla volontà della regione. Le scuole elementari, che ci stanno molto a cuore, è la prima volta che vengono chiuse dopo il lockdown di marzo. Riguardo ai sostegni per le aziende ci sono piani con cifre importanti, per supportarle in questo momento di bisogno”.